Aggressioni personale sanitario: flash mob FP CGIL davanti ospedali casertani
Come annunciato nei giorni scorsi, la Funzione Pubblica CGIL di Caserta ha organizzato diversi flash mob dentro e fuori i presidi ospedalieri della provincia per dire basta alle violenze contro gli operatori sanitari.
Così, stamane, a partire dalle 10, numerosi tra medici, infermieri, operatori sanitari e tecnici ospedalieri si sono mobilitati in una pacifica protesta di gruppo nella quale hanno ribadito il loro “no” alle violenze sul personale sanitario, così come scandito dalla t-shirt indossata durante il flash mob ‘BASTA.
“Nel triennio 2021-2024 sono stati più di 4.800 i casi riportati dall’INAIL come violenze, aggressioni e minacce nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario, con una media di circa 1.600 l’anno – fanno sapere dalla segreteria nazionale della FP CGIL -. È una vera e propria piaga del nostro lavoro e purtroppo in crescente aumento, se consideriamo anche che molti episodi non vengono denunciati dalle vittime”.
“Nella maggior parte dei casi, le aggressioni avvengono nelle case di cura e negli ospedali pubblici dove a correre il rischio sono gli infermieri e coloro che lavorano in pronto soccorso. Nel 70% dei casi la vittima è una donna, nel 40% l’età è compresa tra i 30-50 anni. Questi sono certamente numeri importanti, ma rappresentano purtroppo solo una minima parte di un problema di più grossa entità: ci sono colleghi fortemente provati da stress psicologico, altri spinti addirittura ad abbandonare questo mestiere”.
“Noi della CGIL siamo chiaramente molto sensibili a questa problematica e condanniamo fermamente qualsiasi tipo di aggressione – verbale o fisica – nei confronti di tutti quanti lavorano nei nostri ospedali , distretti e territorio ,Ribadiamo l’importanza della formazione del personale sanitario (e non) mirata al riconoscimento dei comportamenti a rischio e al potenziamento della competenze degli operatori. Questi episodi violenti iniziano spesso con espressioni verbali aggressive per poi arrivare a gesti estremi: la conoscenza di questa progressione può, in alcuni casi, aiutare il personale a interrompere il corso degli eventi”.
“Abbiamo organizzato questa iniziativa – spiega Ciro Vettone, segretario Fp Cgil Caserta con delega alla Sanità – per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di rispettare e proteggere chi lavora quotidianamente per garantire la salute e il benessere della comunità. E’ necessario, inoltre, adottare misure concrete per prevenire e contrastare le aggressioni nei confronti dei professionisti della salute”.
“Ad innescare e aggravare il fenomeno contribuisce molto anche la carenza di personale, che è sicuramente da riternersi una della cause principali dei disservizi in sanità e dei conseguenti – ma non per questo giustificati – episodi di aggressione. Senza i “numeri adeguati” non è possibile mettere in atto un’altra misura di contenzione che potrebbe derivare dall’uso del lavoro in equipe, come strumento di dissuasione e di gestione delle condizioni di rischio, evitando il lavoro in forma individuale e prevedendo la presenza di più persone almeno nelle situazioni e nei luoghi in cui è più facile che si verifichino reazioni da parte dell’utenza”, afferma Vettone.
“È necessario un impegno deciso e misure concrete, come la presenza delle forze dell’ordine h24: l’istituzione di un drappello di polizia che possa garantire la sicurezza degli operatori sanitari 24 ore su 24. Teniamo a sottolineare la grande iniziativa messa in atto da qualche mese dal Direttore Generale della ASL Caserta sull’invio di un SMS di informazioni ai parenti dei pazienti in attesa, atte ad evitare stress e tensioni per la poca informazione. Abbiamo la necessità di ristabilire un ambiente sicuro nei nostri ospedali per poter continuare a garantire un adeguato livello assistenziale”.
L’iniziativa si inserisce tra quelle condotte dal sindacato in vista della giornata di mobilitazione contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.