Aversa. Bullismo e violenza alla ‘Cimarosa’: “è una fake news”
“Caso di bullismo in una scuola di Aversa, l’IC Cimarosa. Vittima una giovane studentessa che per settimane sarebbe stata presa di mira dai compagni di classe”.
Una notizia apparsa nei giorni scorsi su diversi quotidiani cartacei e ripresa anche da siti online senza verificarne la veridicità.
A mettere a tacere alla fake news è stato lo stesso istituto con una nota ufficiale inviata ai genitori, al sindaco Matacena e all’assessore alla pubblica istruzione Alfonso Oliva.
Ecco la lettera della Dirigente Scolastica, prof.ssa Margherita Diana:
“Gentili, rivolgo questa comunicazione a quanti in indirizzo per rassicurare voi tutti in merito alle sconcertanti notizie riportate in questi giorni da testate giornalistiche locali, che vedono il Nostro Istituto “attaccato” e sotto riflettori negativi che, sostanzialmente, non trovano riscontro alcuno nella realtà”.
“I gravi ‘atti di bullismo’ e ‘violenza’ segnalati e/o denunciati non sono stati riscontrabili: da una verifica ed istruttoria, tutto per ora è infondato e sembrerebbe ‘pura invenzione denigratoria’ dell’operato di tutta la comunità educante dell’Istituto Cimarosa di Aversa”.
“In qualità di Dirigente scolastico, mi sto adoperando ad approfondire il caso, richiedendo il coinvolgimento delle pubbliche autorità, del personale e delle famiglie; trovo del tutto azzardato, infondato e poco corretto qualsiasi commento o intervento in merito, da parte di quanti neanche si sono preoccupati di contattare questa dirigenza per verificare quanto siano veritieri i fatti riportati negli articoli”.
“Noi del Cimarosa, docenti, personale ATA e Dirigente, siamo profondamente dispiaciuti e sconcertati da simili atteggiamenti scorretti, per nulla collaborativi e poco rispettosi!”.
“Il Nostro Istituto si è sempre distinto per la valida offerta ed azione educativa finalizzata alla piena inclusione, alla collaborazione con il territorio, alla sensibilizzazione ai valori di cittadinanza, prestando sempre la massima attenzione a fenomeni di bullismo ed emarginazione. Tante, infatti, sono le azioni di ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa che intendono guidare e sostenere i nostri ragazzi verso una cittadinanza attiva, rispettosa di sé e degli altri. Tante le professionalità che si adoperano con competenza, passione, professionalità e umanità in tal senso: ‘una scuola dei ragazzi e per i ragazzi’, una scuola che ascolta i loro bisogni, aperta sempre alle famiglie”.
“D’altra parte, qualora dovessero emergere o avvenire atti esecrabili di bullismo, sarà sempre più forte il Nostro impegno a limitare e debellare tali fenomeni. Per questo, rinnovo l’importanza di una piena collaborazione tra tutte le componenti fondamentali nel processo di crescita educativa e formativa dei nostri alunni”.
“La prima cellula educante è la famiglia, che deve farsi carico per prima dell’educazione dei propri figli, sostenendoli e guidandoli nel loro percorso di crescita”.
“La scuola si fa carico di questi ragazzi instradandoli verso la scoperta dei loro talenti, accompagnandoli in questo percorso: non sarà sempre agevole il cammino, non sarà sempre un successo, ma insieme sosterremo le nuove generazioni, i nostri figli e ragazzi “travolti” da una globalizzazione mediatica e social che risulta spesso pericolosa: in questo le famiglie devono fare la loro parte sostanziale e prestare la giusta attenzione; la scuola, dal suo canto, deve educare alla “navigazione” e al corretto e valido utilizzo di questa grande ‘rete globale'”.
“Non ultimo il Comune di Aversa, che deve garantire ambienti e spazi, fisici e non, sicuri e tranquilli: sostenere i suoi cittadini e le scuole del proprio territorio, aprendosi al dialogo cooperativo e costruttivo, mostrando vicinanza fattiva verso le realtà educative del territorio”.
“Invito, perciò tutti a non dare seguito a certe notizie e qualora qualcuno fosse a conoscenza diretta di atti di bullismo, lo invito a segnalare il tutto dapprima a questo Istituto e, di poi, alle Forze dell’Ordine, affinchè, INSIEME, potremo agire nell’interesse dei ragazzi”.