Aversa. Ex dipendenti cantiere rifiuti: “diritto al lavoro e salario”
Per una società ‘multiservizi’ comunale a capitale pubblico. Per una lista dei disoccupatoi accessibile a tutte e tutti, uguale e trasparente. Diritto al lavoro e salario garantito.
A chiederlo, gli ex lavoratori “a tempo determinato” nel settore della “raccolta rifiuti” di Aversa che ben prima delle elezioni comunali, hanno costituito il Comitato dei Disoccupati “I Briganti”, al fine “di rivendicare il diritto al lavoro, al salario ed alla reintegrazione all’interno di quell’ambito, avverso il sistema che ci aveva prima aperto prospettive di occupazione, per poi togliercele d’improvviso, alla scadenza del contratto a termine”.
“E’ stato in quel momento che abbiamo realizzato come, quei “politicanti” che ci avevano promesso il posto di lavoro per ottenere il nostro voto, nonostante il temporaneo impiego, ci avessero in realtà ingannato, al solo scopo appunto di ottenere il consenso sulla scheda elettorale”.
“Per avere giustizia dunque, abbiamo avviato procedimenti contro le società che reputiamo responsabili dell’attuale condizione, ma allo stesso modo, ci siamo interrogati sull’opportunità di diffondere la nostra esperienza a tutti gli altri lavoratori o “non-lavoratori” di Aversa, che si fossero trovati nella medesima o affine condizione”.
“In questo tempo, abbiamo parecchio riflettuto su quanto male ci abbia fatto il sistema clientelare: elezione dopo elezione infatti, occasione dopo occasione di consultazione, con l’illusione di ottenere finalmente una prospettiva occupazionale stabile, pure abbiamo avuto fiducia nell’attenzione istituzionale, dopo aver creduto di sensibilizzarla tramite svariati presidi e manifestazioni”.
“Ma la risultanza fattuale è che tale tentativo di mediazione e interlocuzione risulta ad oggi privo di risultati concreti, mentre le nostre condizioni di vita, per noi e per le nostre famiglie, rimangono quelle di sempre!”.
“E’ per questa ragione che siamo addivenuti alla conclusione secondo la quale, al fine della reale risoluzione delle problematiche che ci affliggono e che appunto riguardano la condizione lavorativa di così tanti lavoratori e lavoratrici, è, non solo eticamente ma anche funzionalmente necessario, coinvolgere in una vertenza collettiva tutti coloro i quali possano risultare interessati alla nostra proposizione”.
“E’ chiaro che, secondo la nostra visione, questi problemi si risolvono solo quando vengono affrontati politicamente e per tutte e tutti! Per queste ragioni proponiamo a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori precari, alle disoccupate ed ai disoccupati di questa città: 1) la costituzione di una Società Comunale a capitale pubblico, statutariamente votata all’espletamento di quei lavori rientranti nel novero dei cosiddetti “Multiservizi” direttamente gestibili dall’Ente Comunale, che sia contraddistinta da connotati egualitari, che abbia la capacità e la competitività di presentarsi alle eventuali occasioni di gara per l’assegnazione di servizi quale portatrice di interessi sociali e comunitari e che preveda la possibilità di accesso al lavoro in maniera completamente trasparente, basata su integrali criteri di maggior bisogno; 2) l’istituzione di una lista permanente di disoccupati, da abbinarsi alla Società a capitale pubblico come sopra proposta, composta dai richiedenti lavoro e ordinata sulla base di criteri oggettivi ed inconfutabili di bisogno, come ad esempio espressi negli indicatori di condizioni reddituali quali l’ISEE”.