Aversa. Inaugurato il Monumentale Organo a Canne a S. Lorenzo

Presentatno ed inaugurato quest’oggi nell’abbazia benedettina di “San Lorenzo” ad Aversa, nel giorno della Festività di Santa Cecilia – patrona della Musica – il restauro del grande organo a canne monumentale, culminato con la solenne Benedizione dell’Organo e la Messa inaugurale presieduta dal vescovo Mons. Angelo Spinillo.

Un acquisto ambizioso ma anche impegnativo, al fine di dotare l’Abbazia di uno strumento proporzionato alle maestose dimensioni della Basilica stessa.

Il nuovo grande organo a canne riprende vita grazie al sostegno dei fedeli e dell’Associazione “Amici dell’Abbazia San Lorenzo”.

Nel video – realizzato dalla Chiesa di Aversa – il racconto dell’intensa serata attraverso le parole del M° Mons. Vincenzo de Gregorio, Preside Emerito del Pontificio Istituto di Musica Sacra e Abate del Tesoro di S. Gennaro, che ha curato un’appassionata e coinvolgente presentazione dell’organo restaurato; Daniele Michelotto, della Fabbrica Artigiana Organi Michelotto (Albignasego), responsabile dell’intervento di recupero e restauro; il M° Mauro Castaldo, docente presso il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento, che ha tenuto un breve concerto al termine della celebrazione; Mons. Ernesto Rascato.

L’ORGANO

Il grande organo a canne fu realizzato inizialmente dalla ditta Balbiani Vegezzi-Bossi  nel 1931 per la Chiesa di Saint James in Firenze, fu gravemente danneggiato nell’alluvione del 1966, ripristinato e modificato dalla ditta F.lli Costamagna intorno agli anni ’70, successivamente lo strumento manutenziato dalla ditta La Frescobalda, poi abbandonato e silente per vari anni.

Nel 2013 lo strumento musicale viene acquistato dalla Parrocchia di San Lorenzo Fuori Le Mura in Aversa (CE), e successivamente avviato il progetto di restauro alla Fabbrica Artigiana Organi Michelotto Francesco di Michelotto Daniele, di Albignasego (Padova), sapientemente realizzato ad opera d’arte,  ora viene restituito alla sua bellezza sonora ed artistica.

Si tratta di uno strumento musicale molto interessante per l’arte organaria  mondiale. Ha tre tastiere con pedaliera, a trasmissione elettronica e consta di 36 registri di canne reali, 11 registri prolungati ed 1 registro trasmesso; uno strumento con un complesso fonico di circa 3000 canne dalle distinte qualità foniche, utili per l’esecuzione di una vasta e svariata letteratura organistica e ad accompagnare,  in maniera più che degna,   tutte le funzioni liturgiche della comunità.

Il restauro del grande Organo dell’Abbazia di S. Lorenzo si inserisce nella tradizione musicale aversana, sulla scia degli illustri musicisti  aversani  – quali Niccolò Jommelli, Domenico Cimarosa, e Gaetano Andreozzi, Domenico Parmeggiani, Alfonso Ruta, Francesco Grammatico –  e degli insigni maestri organari del territorio – come i fratelli Cimmino di Giugliano ed  il famoso Donato del Piano di Grumo Nevano, costruttore del grandioso Organo di S. Niccolò all’Arena a Catania, il più grande a trasmissione meccanica realizzato.

L’organo a canne di S. Lorenzo è stato fatto costruire e restaurato solo “ad maiorem Dei gloriam”e per accompagnare la solenne liturgia del Popolo di Dio e per l’elevazione spirituale ed artistica dell’intera comunità ecclesiale.

Redazione

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