Aversa. La capsula del tempo al Teatro Cimarosa
Al Teatro Cimarosa di Aversa approda la “Capsula del Tempo”.
Le capsule del tempo, molto in voga negli USA, tanto da avere un serio disciplinare, che viene analizzato e studiato dall’ITCS con sede presso la Oglethorpe University di Atlanta, Georgia, Stati Uniti, organizzazione fondata nel 1937 per promuovere lo studio delle capsule del tempo e che dal 1990 riconosce e documenta tutte le capsule del mondo, compresa quella che sarà collocata domani sera presso il teatro Cimarosa.
Cinque le Capsule una per provincia. All’Edenlandia per Napoli, nel centro storico di Canale di Serino, patria dei Solimena, per la provincia di Avellino, presso l’Oasi WWF di Morigerati per il salernitano, mentre al Teatro Mulino Pacifico di Benevento.
Uno scenario quasi da Ritorno al Futuro, ma anche un focus per rendere omaggio al Teatro che nel 1994 dopo alcuni anni di oblio ed abbandono, che il compianto Renato Virgilio restituì alla gloria, all’arte e alla città.
In tanti hanno lasciato una foto, un ricordo, una lettera, collocata nella capsula del tempo.
La capsula “aversana” sarà aperta nel prossimo futuro, nemmeno troppo lontano, del 2034, anno in cui ricorrono i cent’anni dalla nascita di Renato Virgilio, la cui azione di ridar vita allo storico teatro cittadino continua attraverso i figli, Vincenzo, Melina e Antonio.
È stato anche un pomeriggio ricco di emozioni quello durante il quale, presso il teatro Cimarosa, tanti giovani hanno dato prova delle loro doti di bravissimi attori. Fondamentale è stato, infatti, il ruolo della scuola Nostos Teatro che, con i suoi giovani allievi, ha dato un suo concreto contributo.
Tanti anche i piccoli spettatori che erano con l’associazione Patatrac, guidati dalla professoressa Antonella Cotugno, che hanno preso parte all’evento e che hanno depositato i loro messaggi in buste nella capsula del tempo. Presente anche il vicesindaco, l’avvocato Alfonso Oliva.
I messaggi al suo interno, depositati da tutti coloro che hanno preso parte all’incontro, saranno letti solo nel 2035, anno del centenario del compianto Renato.
di Anzia Cardillo