Aversa. Via l’impalcatura dall’Annunziata
Dopo circa 16 anni l’impalcatura presente sul frontale della chiesa Annunziata ad Aversa è stata rimossa grazie al lavoro dell’amministrazione Matacena.
A dare l’ok all’operazione, la Sovrintendenza dei beni archeologici.
Dopo anni di notizie che annunciavano la rimozione, finalmente i cittadini di Aversa potranno ammirare non solo la maestosa facciata bensì anche le due famose facce che molti attribuiscono all’orologio presente sull’Arco.
Ricordiamo che l’impalcatura fu posizionata all’ingresso dell’Annunziata, circa 16 anni fa per eseguire lavori di messa in sicurezza dal momento che alcune lastre di marmo presenti sul fregio superiore dell’ingresso erano a rischio di crollo.
ITER LUNGO E TORTUSO
Lo scorso 3 ottobre 2023 sembrava cosa fatta per la rimozione.
L’intervento sarebbe stato effettuato in un giro di 6-7 giorni dalla ditta che stava già eseguendo i lavori di ristrutturazione e restauro nella parte antistante l’ingresso della chiesa
Poi nulla di fatto per via della conclusione anticipata dell’amministrazione Golia e di una questione di competenza non risolta fra Università, concessionaria in comodato d’uso del complesso dell’Annunziata – diventato dal 1990 (primo anno accademico 1991/92) facoltà di Ingegneria – Comune ed Asl Caserta.
LE DUE FACCE DI AVERSA
Molti credono che le due facce siano quelle dell’orologio. Ciò non è vero. Le due facce sono quelle della testa coronata raffigurata nel bassolirielo dell’arco marmoreo.
In pratica le due facce guardano ad oriente ed ad occidenti indicando la doppià virtù.
Erroneamente si è creduto che le due facce siano quelle dell’orologio di Porta Napoli.
Questa ultima considerazione è sbagliata.
Infatti il detto risale a molti secoli orsono, mentre l’orologio è relativamente recente e risale al 1776.
Come pure la dicitura “Arco dell’Annunziata” viene spesso utilizzata per indicare Porta Napoli, mentre nell’antichità indicava l’arco marmoreo posto a decorazione dell’ingresso principale della Real Casa dell’Annunziata fatta realizzare dalla Regina Giovanna II.