Bullismo e violenza, Adamo: “serve l’aiuto delle istituzioni”

“I casi di violenza e bullismo verificatisi negli ultimi tempi, che vedono protagonisti sempre più giovani, sono inaccettabili ed impongono un’ accurata riflessione. Dove vogliamo arrivare? Non possiamo più restare a guardare, rendendoci, così, complici di un sistema malato che continua a mietere vittime”.

A dirlo, Anna Adamo in qualità di Presidente dell’Associazione ‘Una Mano per le Donne’.

“Occorre una mobilitazione collettiva e un impegno serio e costante da parte delle istituzioni, le quali sembrano, invece, essere piuttosto assenti. È doveroso garantire l’attuazione e il rispetto delle leggi. Le associazioni presenti sui territori fanno tantissimo ogni giorno per contrastare violenza e bullismo, ma da sole non possono di certo risolvere il problema”.

“Lo dico da giovane donna, professionista e presidente di ‘Una Mano per le Donne’, l’associazione che ho fondato insieme alle amiche avvocato Sonia Napolitano e Nicoletta Ranieri per offrire assistenza giuridica, psicologica, morale, sociale a tutte le donne vittime di violenza, bullismo e a chiunque di riflesso ne subisca gli effetti, in maniera totalmente gratuita”.

L’assistenza è, ovviamente, rivolta anche ai carnefici con il fine di dar loro la possibilità di ricevere le cure di cui necessitano ed evitare che continuino a rendersi protagonisti di atti violenti”.

“Fanno parte dell’ associazione tutte le figure professionali (avvocati, psicologi, psicoterapeuti, ecc..) con il fine di garantire tutti i tipi di assistenza di cui si ha bisogno nel momento in cui si è vittime di violenza o si è un carnefice che ha intenzione di intraprendere un percorso riabilitativo adatto a far sì che riprenda in mano la propria vita”.

“Chiunque abbia bisogno di aiuto può contattare l’associazione attraverso la pagina Facebook ‘Una Mano per le Donne’ o  inviando un messaggio whatsapp al numero attivo h24. Tra i progetti dell’associazione mi preme citargliene uno che mi sta particolarmente a cuore. Si tratta di ‘Legalmente’, il quale consiste nell’elaborazione di un percorso di legalità che parte dalla conoscenza dei diritti dell’individuo, dei principi fondamentali della Costituzione per poi arrivare ad una serie di incontri tematici, rivolti agli studenti di tutto il territorio campano in cui i ragazzi hanno avuto modo di relazionarsi con esperti del settore e testimonianze. Le tematiche trattate sono: stalking, violenza, Revenge Porn, Bullismo, Sport. L’intento è quello di informare i ragazzi,  indirizzarli verso un percorso che abbia come base la legalità”.

La mia, come avrà avuto modo di capire da quello che le ho scritto in precedenza è una piccola realtà che cerca quotidianamente di aiutare donne, ragazzi e chiunque si trovi in difficoltà, nata soprattutto dalla consapevolezza del fatto che per quanto concerne i temi in oggetto c’è indifferenza da parte della politica”.

“Spero che si possa dar voce al mio appello, che in realtà vuole essere il grido d’aiuto delle tante donne che a causa della violenza hanno perso la vita e di quelle che hanno paura di poterla perdere a causa di quest’ultima, dei tanti ragazzi vittime di bullismo o che hanno perso la vita in seguito ad una forma di violenza”.

“Da soli si vincono le battaglie, ma insieme si vincono le guerre. E quella contro la violenza e il bullismo sono guerre che non possiamo permetterci di perdere. Non ancora”.

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