Carenza di personale medico all’ospedale di Sessa Aurunca

La Cgil FP Caserta ha sollevato una questione di estrema importanza: la crescente carenza di personale sanitario presso il P.O. di Sessa Aurunca, ospedale a nord della provincia di Caserta ai confini con il Lazio.

“Attualmente al P.O. casertano ci sono solo 4 dirigenti medici che gestiscono il pronto soccorso (con quasi 100 accessi al giorno) ed il reparto di medicina (con 18 posti letto). Se questa non è emergenza”, fanno presente dal sindacato.

“Manca da parte della direzione la quantificazione ed il numero di posti letto O.B.I. (Osservazione Breve Intensiva), senza capire il personale dedicato a tale servizio trasformandolo di fatto in una propaggine del reparto di medicina”.

“Questo problema non solo mette a rischio il benessere degli operatori sanitari, ma ha anche gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Negli ultimi anni, il settore sanitario ha visto una diminuzione significativa del numero di professionisti disponibili su tutto il territorio campano se non nazionale”.

“Le cause sono molteplici: pensionamenti, mancanza di nuove assunzioni, condizioni di lavoro stressanti e, non ultimo, l’impatto della pandemia di COVID-19. Questa situazione ha portato a un sovraccarico di lavoro per il personale rimasto a Sessa Aurunca, aumentando il rischio di burnout e riducendo la qualità delle cure”.

“Gli operatori sanitari sono in prima linea nella battaglia per la salute pubblica, ma la carenza di personale sta mettendo a dura prova la loro resistenza fisica e mentale. Turni di lavoro estenuanti, mancanza di riposo adeguato e la pressione costante di dover fare di più con meno risorse. Questo non solo compromette la loro salute, ma riduce anche la loro capacità di fornire cure di alta qualità”.

“Tempi di attesa più lunghi, riduzione delle prestazioni disponibili e una minore attenzione personalizzata sono solo alcune delle conseguenze che i pazienti stanno affrontando. La qualità dell’assistenza sanitaria è un diritto fondamentale, e la sua compromissione rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica”.

La Cgil FP chiede “interventi immediati e concreti per affrontare questa crisi. Tra le proposte avanzate da tempo dalle OO.SS ci sono l’aumento delle assunzioni, il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’implementazione di politiche che favoriscano il benessere degli operatori sanitari. Solo attraverso un impegno deciso e coordinato sarà possibile invertire questa tendenza e garantire un sistema sanitario efficiente e sostenibile”.

Redazione

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