‘De Luca e il terzo mandato’ in Citofonare Montone

Vincenzo De Luca ha vinto il primo round: passa a maggioranza bulgara la legge sul terzo mandato.

Zio Vincenzo però sul lungo cammino ha già trovato due nemici: da un lato il Pd nazionale, che ribadisce il no secco al terzo mandato; dall’altro il governo di Niorgia Meloni nell’annunciare l’impugnazione della legge approvata che consente al governatore di potersi candidare per la terza volta consecutiva alla guida della Regione.

Oltre alla legge del terzo mandato ha messo a segno anche un altro colpo: quello della legge elettorale.

A livello regionale il governatore campano può contare sull’appoggio di tanti ‘anime politiche’, da quelli di Centro ma anche delle 2/3 liste civiche ad ispirazione deluchiana.

Il PD in consiglio appoggia De Luca

Mario Casillo, capogruppo PD in Consiglio (eletto alle ultime elezioni con 41mila preferenze), ha parlato dell’approvazione della legge come di un ‘lavoro politico’ in vista delle prossime elezioni regionali ed ha auspicato per la prossima candidatura a governatore “un ragionamento collegiale con tutte le forze politiche della coalizione”.

La nuova legge elettorale campana

La legge elettorale approvata contestualmente al terzo mandato prevede l’eliminazione del limite del 65% del premio di maggioranza; l’introduzione di una soglia di sbarramento al 2,5 per cento per tutte le liste; la riduzione del numero di firme necessarie per la presentazione delle stesse.

Poi: la ineleggibilità dei Sindaci dei Comuni campani fino a 5000 abitanti, oltre a quella, già prevista per quelli di Comuni con popolazioni superiori. Ed anche su questo fronte la polemica è rovente.

Le conseguenze politiche

Politicamente, la questione del terzo mandato di De Luca ha sollevato una vera e propria faida.

Da un lato, i sostenitori del governatore, che apprezzano il suo stile deciso e il suo approccio alla gestione della Campania, chiedono che venga rispettato il “volere popolare”, ovvero il diritto di un presidente che ha ricevuto un ampio consenso alle urne di continuare il suo lavoro.

Dall’altro, l’opposizione, che in questi anni ha fatto fronte alla leadership di De Luca, considera questa una “questione di principio”: non si può permettere che un politico resti in carica per più di due mandati consecutivi, indipendentemente dalle circostanze. Il dibattito ha preso una piega anche nazionale, con le forze politiche che si stanno schierando pro o contro De Luca a seconda degli interessi locali e delle alleanze.

Ok da IV e PSI

Dopo quello di Matteo Renzi, Vincenzo De Luca incassa anche il sostegno del Psi. I socialisti saranno al fianco del governatore alle prossime elezioni regionali, nonostante il terzo mandato.

Ad annunciarlo è stato il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio, che di De Luca è stato assessore comunale a Salerno quando militava nello Sdi, nel corso della festa regionale del partito che si è svolta a Pomigliano d’Arco. Alla quale ha preso parte, quale invitato, lo stesso presidente della giunta regionale della Campania. 

De Luca prepara la campagna elettorale per il terzo mandato

Nel frattempo, Vincenzo De Luca prepara la campagna elettorale per il terzo mandato, senza il Pd nazionale, ma dimenticata la scia di morti e la facilità di trovare armi, ultimo caso addirittura sotto un’auto costato la vita a un ragazzo.

De Luca: un uomo di potere

Vincenzo De Luca è senza dubbio una figura che ha segnato la storia politica della Campania negli ultimi anni. Dal suo insediamento a governatore, la sua amministrazione ha preso di mira l’efficienza della macchina burocratica regionale, cercando di migliorare la sanità, l’istruzione e la mobilità.

Nonostante le sue modalità comunicative, che spesso si sono fatte criticate per il tono autoritario e per l’uso del “populismo” contro i suoi nemici, De Luca ha comunque garantito risultati apprezzabili in alcune aree, riuscendo a mantenere una solida maggioranza. Ma la sua figura è anche quella di un politico che non ha mai rinunciato a una battaglia continua, che si tratti di un confronto con il governo nazionale o con i suoi oppositori locali.


Citofonare Montone, il podcast nato dall’idea di Benny Fedele e Stefano Montone.

Appuntamento con Stefano Montone e Severino Pannella – Benny Fedele in regia e al coordinamento giornalistico – pronti a rispondere al trillo del citofono per discutere di qualsiasi argomento: attualità, cronaca, politica, cultura, sport.

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