Lusciano. IV: “Con Mariniello, nessun rilancio: città ferma”
“Negli ultimi vent’anni, Lusciano ha subito una trasformazione radicale, passando da piccolo centro di provincia a cittadina soffocata dal cemento. La popolazione è quasi raddoppiata, passando dai 9.000 abitanti del 2000 agli attuali 18.000, ma l’espansione edilizia è avvenuta senza una visione strategica. Palazzi costruiti senza criterio, con scarsa attenzione all’arredo urbano, hanno sacrificato spazi verdi, infrastrutture e servizi essenziali, lasciando il paese privo di identità e vivibilità”.
A denunciarlo, tramite nota stampa, il direttivo di Italia Viva Lusciano guidato da Luciano Dell’Aversano Orabona.
“Dal punto di vista sociale e culturale, il declino è altrettanto evidente. Lusciano, un tempo centro nevralgico della provincia, è ormai ridotto al ruolo di fanalino di coda. Il centro storico, un tempo fulcro della vita cittadina, è oggi abbandonato a se stesso. Una situazione drammatica che richiede interventi decisi per riprogrammare e riorganizzare un nuovo equilibrio socio-economico”.
“Mentre le attività commerciali del centro lottano per sopravvivere, lungo viale della Libertà e nelle aree limitrofe le politiche urbanistiche continuano a favorire l’apertura di centri commerciali in periferia. Questi non fanno altro che alimentare interessi privati e svuotare ulteriormente il tessuto urbano centrale”.
“Un’occasione di rilancio sembrava essere rappresentata dai 5 milioni di euro stanziati dalla precedente amministrazione attraverso il PNRR. Tuttavia, tali risorse sono state spese senza affrontare le criticità più urgenti. La rete idrica e fognaria, ormai obsoleta, la carenza di scuole moderne e le gravi problematiche ambientali sono rimaste ignorate”.
“L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Marinello, non sembra essere riuscita a invertire la rotta. Pochi progetti concreti e molta retorica non bastano per restituire una visione di futuro ai cittadini. Nonostante le aspettative nei confronti di un politico esperto come Marinello, la sua azione amministrativa è stata percepita come concentrata su un unico progetto in periferia, trascurando altre iniziative cruciali e lasciando il peso delle scelte sbagliate al suo predecessore”.
“Lusciano ha bisogno di una svolta politica coraggiosa e lungimirante, che metta al centro il benessere collettivo. Solo così sarà possibile restituire dignità al paese e offrire opportunità reali a chi lo vive”.