Lusciano. IV: “serve un ambiente di collaborazione e trasparenza”
Su quanto emerso dal consiglio comunale del 22 ottobre, Luciano Dell’Aversano Orabona, referente di Italia Viva Lusciano, ha espresso forti critiche.
L’attenzione è rivolta, soprattutto, nei confronti dell’intervento del capogruppo di maggioranza Filippo Ciocio circa la sua dichiarazione sull’approvazione dell’ipotesi di riequilibrio del bilancio.
Secondo Dell’Aversano Orabona, le parole di Ciocio avrebbero messo in luce problematiche di trasparenza e comunicazione all’interno della Casa Comunale, evidenziando una mancanza di dialogo tra politica e uffici.
Dell’Aversano Orabona, pur riconoscendo l’intenzione positiva di Ciocio (in foto da sx col sindaco Mariniello) di migliorare la trasparenza e restituire alla politica il suo ruolo primario, ha notato, con rammarico, che lo stesso capogruppo ha contezza che le scelte amministrative della sua stessa maggioranza sono state in alcuni casi affrettate e pasticciate.
Tuttavia, fanno sapere dal sodalizio di Italia Viva che, non è stata accolta favorevolmente la parte dell’intervento di Ciocio in cui quest’ultimo ha lamentato difficoltà di accesso alle stanze della Casa Comunale, a suo dire spesso chiuse e dubitando perciò della trasparenza operativa dei dipendenti comunali.
Secondo Ciocio, tale situazione costituirebbe un ostacolo non solo per la minoranza, ma anche per la stessa maggioranza.
In risposta, Dell’Aversano Orabona ha invitato il sindaco Mariniello a prendere una posizione netta ed a evitare che le responsabilità riguardanti trasparenza e comunicazione vengano scaricate sui dipendenti comunali.
“La politica è una cosa seria – ha dichiarato Dell’Aversano Orabona (in foto a dx) – e noi di Italia Viva chiediamo al sindaco un segnale chiaro: serve un ambiente di collaborazione e trasparenza che valorizzi il lavoro dei dipendenti, senza che le difficoltà politiche pesino su di loro”.
La dichiarazione del referente di Italia Viva evidenzia quindi la necessità di un segnale politico forte e soprattutto un cambiamento strutturale nel modo di operare del Comune, auspicando una maggiore coesione e una più profonda valorizzazione del lavoro amministrativo, nell’interesse della comunità.