Omicidio Vassallo, messaggi solidarietà per il colonnello Cagnazzo

Oltre 70 messaggi di solidarietà, dal ‘non mollare’ a ‘la verità verrà fuori’. Sono sempre di più, in queste ore, le persone che stanno assicurando il loro sostegno a Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri arrestato ieri per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo.

Lo fanno scrivendo sulla sua pagina Facebook.

“Non ho conosciuto persona più ossequiosa della Legge rispetto a te, che da sempre ne sei con abnegazione ed umiltà un servitore. La Giustizia è degli uomini per cui può sbagliare ma poi lenta arriva”, scrive Roberto mentre Salvatore aggiunge “Forza comandante, non mollare”.

“Il colonnello Fabio è una persona seria, ha sgominato clan camorristici, arrestato circa 200 latitanti, ora alla mercé dei mercenari. Amico è, amico resterà”, scrive invece Donato.

Secondo la Procura di Salerno, la morte di Vassallo sarebbe stata voluta e pianificata anche da due carabinieri: l’ex brigadiere Cioffi e il colonnello Fabio Cagnazzo.

Proprio Cagnazzo sarebbe stato a conoscenza del piano criminale e avrebbe depistato le indagini.

Ed ancora messaggi come “chi ha camminato con te , chi ha lottato con te, chi ha sofferto con te sa che tu sei limpido come acqua di sorgente. Posso comprendere quello che stai pensando in questo momento ma ricordati sempre che niente e nessuno potrà sporcare la tua anima e dalle infamità si esce sempre più forti”.

“Il tuo impegno incrollabile contro il malaffare e la tua integrità non saranno dimenticati. Sono sicuro che la giustizia trionferà, rivelando la verità e rendendo onore al tuo grande sacrificio per ciò che è giusto”, aggiunge Francesco.

Nato e cresciuto ad Aversa, Cagnazzo proviene da una famiglia di carabinieri, tanto da essere spinto, fin da giovanissimo, alla carriera militare. Frequenta la Nunziatella e poi, successivamente, l’Accademia Mlitare di Modena, affiancato dai suoi fratelli.

La carriera a Castello di Cisterna

Nel corso della sua lunga carriera Cagnazzo è stato a capo del nucleo operativo di Nucleo operativo del gruppo di Castello di Cisterna. Nel corso del suo lavoro lì, ha assicurato alla giustizia un grandissimo numero di latitanti portando avanti importanti operazioni contro lo spaccio e la criminalità organizzata.

L’accusa de Le Iene

Dal 2017 al 2020, Cagnazzo è stato comandante dei Carabinieri di Frosinone. In quel periodo è finito sotto i riflettori del programma tv Le Iene che si è occupato diverse volte del caso dell’omicidio del sindaco Pescatore.

L’accusa fu quella di aver depistato le indagini, intervenendo sul posto nonostante, effettivamente, si trovasse in vacanza ad Acciaroli.

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Redazione

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