Quindicenne si impicca: ipotesi revenge porn
Si fa strada l’ipotesi del revenge porn nel suicidio di una giovanissima studentessa di quindici anni residente nella provincia di Enna.
La giovane – di origini arabe – è stata trovata soffocata con una corda di altalena al collo, nella casa di campagna di famiglia, dalla madre, di origini cubane, che ha subito avvisato la polizia.
Inutili i soccorsi, con il medico dell’ambulanza che ha provato inutilmente a rianimare la giovanissima.
LA VICENDA
La Procura di Enna, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e sta vagliando anche questa ipotesi.
Trattasi di atto necessario per il sequestro del cellulare e dei supporti informatici della ragazza: si proverà a districarsi tra chat e piattaforme social che usava la quindicenne.
La studentessa, che frequentava il liceo scientifico ed era fidanzata con un coetaneo di un altro paese, aveva chiesto di uscire prima da scuola perché avrebbe accusato un malore.
Tornata a casa, la madre si era poi allontanata per fare degli acquisti, quando è rientrata a casa ha fatto la macabra scoperta.
LE INDAGINI
Dalle prime testimonianze raccolte a scuola, è emerso che la ragazza, durante la ricreazione, avrebbe avuto un violento alterco con una compagna.
Una lite tra adolescenti – qualche spintone e alcune parole di troppo – dove ad un certo punto qualcuno avrebbe parlato di alcuni video che circolavano in chat.
La giovane, subito dopo essere rientratra in classe, avrebbe chiesto agli insegnanti di chiamare casa perché non si sentiva bene.
Così la quindicenne, che viveva con i genitori e altri due fratelli più piccoli, un maschio ed una femmina, avrebbe lasciato la classe prima della fine dell’orario di lezione.
“Era una ragazza solare – dice la dirigente scolastica – Era arrivata lo scorso anno da Milano ma il suo profitto era ottimo. La scuola oggi è turbata e incredula. Io stessa quando ieri ho appreso la notizia non riuscivo a crederci. Il nostro istituto è come una famiglia. La ragazza viene descritta dai suoi insegnanti come serena, vivace, bene inserita in classe e con un ottimo profitto. E poi noi abbiamo uno psicologo al quale gli studenti possono rivolgersi. Perchè non chiedere aiuto?”.
Oggi qualcuno ha portato un mazzo di fiori sul banco della studentessa. Un dolore corale, anche se molti avrebbero saputo di quei video che giravano in chat.
Secondo alcune testimonianze, la ragazza sarebbe stata perfino dileggiata pubblicamente. Una circostanza che le avrebbe causato uno stato di profonda prostrazione, fino a spingerla al suicidio.
IL LUTTO
Il sindaco del paese annuncia che sarà istituito il lutto cittadino nel giorno dei funerali postando sul suo profilo facebook una candela accesa listata a nero.