Regionali, Cirielli: “pronto a candidarmi in Campania”
“Io ho dato la disponibilità che mi è stata chiesta dal coordinatore regionale Iannone, ed è giusto che sia così, sono un uomo del territorio, ma sono anche un esponente di governo e sono uno che fa il suo dovere. Quindi se necessario mi farebbe anche piacere, indubbiamente ho fatto un’esperienza anche di amministratore di territorio, amo la mia regione e ne sarei contento”.
Lo ha detto, a proposito della possibile sua candidatura a governatore della Campania, Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri, a margine della presentazione del libro “Perché l’Italia è di destra” di Italo Bocchino.
“Sul candidato alle regionali in Campania l’anno prossimo – ha detto Cirielli – non abbiamo ancora iniziato a parlare, ma sono convinto che quando lo faremo, dopo la fine di quest’anno, sicuramente saremo molto rapidi”.
“Le valutazioni vengono fatte dalla coalizione, certamente non mi metterò a sgomitare per essere candidato, quello che faccio mi piace molto, il viceministro degli Esteri, e lo faccio anche in un momento molto difficile per il mondo, visto che abbiamo due guerre in corso e quindi sto svolgendo un lavoro importante e credo che sia anche importante che io continui a fare quello che faccio come viceministro degli Esteri. Se poi ci sono le circostanze e vengo chiamato in questa esperienza sicuramente ne sarei orgoglioso”.
Regionali Campania, Piantedosi: “io candidato? Onorato ma ora ministro”
“Io sono molto onorato nel venir citato come possibile candidato alla presidenza della Regione Campania, ma ora faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno, e vedo la mia candidatura molto difficile”.
Lo ha detto a Napoli Matteo Piantedosi, anche lui presente alla presentazione del libro “Perchè l’Italia è di destra”, di Italo Bocchino.
Il ministro ha detto quindi di essere sicuro che la coalizione di centrodestra esprimerà il “miglior candidato”.
Sottolineando poi il peso, in termini di voti, di Fratelli d’Italia, ma anche di Lega e Forza Italia, ha parlato di “segnali positivi”, concludendo che “è giusto che i partiti esprimano una classe dirigente che viene da questi territori”.