Resto al Sud 2024: come accedere al contributo e quali sono i requisiti necessari

In Italia, i contributi a fondo perduto rappresentano una risorsa preziosa per chi vuole avviare o potenziare un’attività imprenditoriale, offrendo un supporto economico senza obbligo di restituzione. Tra questi, l’iniziativa più rilevante pensata per stimolare l’imprenditoria nel Mezzogiorno italiano, è Resto al Sud.

Attiva ormai da diversi anni, questa misura ha l’obiettivo di supportare la creazione di nuove imprese nel Sud e Centro Italia, mettendo a disposizione contributi a fondo perduto che possono arrivare fino a 200.000 €. In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche di questo contributo, i benefici offerti e chi può accedervi.

In cosa consiste il bando Resto al Sud?

Come già accennato, Resto al Sud è una misura fondamentale per stimolare la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree svantaggiate del Centro-Nord Italia.

Lanciata con il Decreto Legge n. 91, questa iniziativa supporta la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, offrendo contributi finanziari per chi desidera intraprendere un percorso imprenditoriale in queste aree.

Nel corso degli anni, la misura ha visto un ampliamento significativo dei beneficiari e delle zone coinvolte, contribuendo in modo sostanziale alla ripresa economica e allo sviluppo locale.

Grazie agli interventi normativi, in particolare alla Legge di Bilancio 2021, il bando Resto al Sud si è esteso a un numero maggiore di destinatari, includendo anche i soggetti fino a 55 anni di età e ampliando il suo raggio d’azione, che prima si fermava ai 35 anni compiuti.

Al 1° febbraio 2024, il numero complessivo dei progetti già finanziati era di circa 17.429 e in costante crescita.

Questo numero è destinato ad aumentare sempre di più, con l’ampliamento delle aree beneficiarie: ora comprendono non solo le regioni del Mezzogiorno, ma anche i territori colpiti dal cratere sismico, le isole minori e le zone del Centro-Nord. I territori che rientrano nel programma sono:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Lazio
  • Marche
  • Umbria
  • Isole minori marine, lagunari e lacustri

Questa iniziativa continua a essere un pilastro per lo sviluppo delle imprese in queste aree, offrendo opportunità concrete per la creazione di nuovi progetti imprenditoriali.

Requisiti per richiedere il contributo a Fondo Perduto

Per poter richiedere i finanziamenti previsti dal programma Resto al Sud 2024, i richiedenti devono soddisfare determinati requisiti. Di seguito, trovi un riassunto delle principali condizioni necessarie per poter accedere ai contributi:

  1. Età: i richiedenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
  2. Residenza: è necessario essere residenti in una delle seguenti aree geografiche:
    • Regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
    • 116 Comuni del cratere sismico del Centro Italia (inclusi Lazio, Marche e Umbria).
    • Isole minori marine del Centro-Nord, isole lagunari e lacustri. Se non si risiede già in una di queste zone, è possibile trasferire la residenza entro 60 giorni dall’approvazione della domanda (120 giorni per chi risiede all’estero).
  3. Attività imprenditoriale preesistente: non devono essere già titolari di altre attività imprenditoriali attive alla data del 21 giugno 2017.
  4. Partita IVA: per i liberi professionisti, è essenziale non aver avuto una partita IVA nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda, per svolgere un’attività simile a quella per cui si richiedono le agevolazioni (codice ATECO non identico fino alla terza cifra).
  5. Rapporto di lavoro: non si deve avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato e, durante la durata del finanziamento, non si potrà stipulare un tale contratto.
  6. Agevolazioni precedenti: i richiedenti non devono essere stati beneficiari di altre misure nazionali a favore dell’auto-imprenditorialità negli ultimi tre anni.
  7. Tipo di impresa: i richiedenti devono costituire o aver già costituito imprese individuali, società o cooperative, con sede legale o operativa nelle aree indicate. Per le società già costituite, la data di costituzione deve essere successiva al 21 giugno 2017. In caso di imprese costituende, l’attività deve essere avviata entro 60 giorni (120 giorni se residenti all’estero). Questa parte della misura è denominata #PiùForti.

Per le aree del cratere sismico, è importante sottolineare che non sono previsti limiti di età per i 24 Comuni in cui oltre il 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile.

A quanto ammonta il contributo economico?

Il piano di Resto al Sud offre un finanziamento che copre l’intero importo delle spese, suddiviso in due parti: il 50% attraverso un finanziamento agevolato e il restante 50% sotto forma di contributo a fondo perduto.

Per quanto riguarda il finanziamento, le condizioni sono le seguenti:

  • fino a 50.000 € per le imprese individuali;
  • fino a 60.000 € per le attività professionali individuali;
  • fino a 200.000 € per le società con 4 soci.

Oltre a questo, è previsto un contributo a fondo perduto che varia in base alla tipologia di impresa: 15.000 € per le ditte individuali e le attività professionali, fino a un massimo di 40.000 € per le società. Il contributo viene erogato al termine del programma di spesa, previa presentazione di due SAL (Stati di Avanzamento Lavori) o un SAL unico, a seconda del caso.

Aspetti fiscali da considerare nelle grandi città

Una volta presentata la domanda e ottenuto il contributo, è fondamentale considerare anche gli aspetti fiscali legati all’agevolazione. In particolare, una gestione accurata delle risorse ricevute è essenziale per evitare problemi con il fisco e ottimizzare i benefici del programma.

A differenza delle zone meridionali più contenute, nelle grandi città, come la Capitale, la complessità gestionale può aumentare a causa della densità di attività economiche e dei relativi obblighi burocratici.

È proprio qui che affidarsi a un servizio di tax planning a Roma diventa una scelta strategica e necessaria per gli imprenditori che desiderano massimizzare i vantaggi dell’agevolazione, assicurandosi una gestione fiscale precisa e conforme alle norme di legge.

Documentazione necessaria e modalità di domanda

Per ottenere il contributo di Resto al Sud 2024, bisogna presentare la domanda online sul sito di Invitalia, utilizzando l’accesso tramite SPID. Durante la procedura, dovrai caricare il business plan e tutti gli allegati richiesti, come i moduli specifici per le imprese individuali, le società o le attività libero professionali.

Se sei un libero professionista, dovrai includere anche l’attestazione di iscrizione all’albo o l’adesione ad un’associazione professionale. Per concludere la domanda, è fondamentale avere una firma digitale e una PEC.

Una volta inviata la domanda, partirà un periodo di 60 giorni, durante il quale verrà effettuato un colloquio online con gli Analyst di Invitalia. Questo incontro avrà l’obiettivo di esaminare con te e i tuoi soci il piano di impresa.

I finanziamenti sono disponibili fino ad esaurimento fondi, quindi non esiste una scadenza fissa per la presentazione della domanda.

Redazione

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