Rimodellare il naso con la rinoplastica di revisione

La rinoplastica di revisione, nota anche come rinoplastica secondaria, è una procedura chirurgica mirata a correggere o migliorare i risultati ottenuti con una rinoplastica precedente.

Si tratta di un intervento che richiede competenze chirurgiche avanzate e una valutazione approfondita delle condizioni del naso, poiché l’anatomia può essere rimasta alterata dopo il primo intervento.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sulla rinoplastica di revisione, inclusi i motivi per cui viene eseguita, le differenze rispetto alla rinoplastica primaria, le tecniche utilizzate e i benefici attesi.

Inoltre, forniremo informazioni su come scegliere un chirurgo esperto e cosa aspettarsi durante il percorso pre e post-operatorio.

Quando ricorrere alla rinoplastica di revisione

Come si può leggere anche del Dottor Tartaro dedicato alla chirurgia di revisione del naso, si può ricorrere a questa tipologia di intervento per diversi motivi.

Tra i principali è possibile annoverare:

  • Risultati estetici insoddisfacenti: forma del naso non conforme alle aspettative del paziente o asimmetria;
  • Problemi funzionali: difficoltà respiratorie dovute a una deviazione del setto nasale o a restringimenti delle vie aeree;
  • Complicazioni post-operatorie: infezioni, cicatrici prominenti, o altre complicazioni che compromettono l’aspetto o la funzionalità del naso;
  • Cambiamenti degenerativi: invecchiamento o modifiche nel tessuto nasale che alterano la forma e la funzionalità del naso nel tempo.

Tecniche utilizzate nella rinoplastica di revisione

La rinoplastica di revisione utilizza una varietà di tecniche chirurgiche per affrontare le specifiche esigenze di ogni paziente.

Tra le più utilizzate troviamo la settoplastica, che consiste nel correggere la deviazione del setto nasale. Questa tecnica non solo migliora l’aspetto estetico, ma risolve anche eventuali difficoltà respiratorie dovute a una deviazione del setto non corretta o peggiorata dopo il primo intervento​.

Quando durante il primo intervento è stata rimossa troppa cartilagine o la struttura nasale ha subito danni, invece, vengono utilizzati innesti di cartilagine.

Questi innesti, prelevati solitamente dall’orecchio o dalle costole, permettono di ripristinare il volume o di supportare la struttura nasale. È una delle tecniche più utilizzate per correggere nasi eccessivamente ridotti o deformati​.

Spesso, quando si effettua una rinoplastica di revisione è necessario far fronte alla presenza di tessuto cicatriziale. Questo può formarsi internamente o esternamente e causare irregolarità o restringimenti. La rimozione o riduzione di questo tessuto è fondamentale per ripristinare una superficie liscia e migliorare l’estetica del naso​.

Infine, vengono effettuate correzioni funzionali interne, soprattutto per migliorare la respirazione, quando il problema non riguarda l’estetica esterna.

Questi interventi possono includere la correzione delle valvole nasali o altre strutture interne che influenzano la funzionalità respiratoria.

Benefici della rinoplastica di revisione

La rinoplastica di revisione offre numerosi benefici, tra cui:

  • Miglioramento estetico: corregge asimmetrie, migliora la proporzione e crea un profilo nasale più armonioso;
  • Funzionalità respiratoria migliorata: risolve problemi di respirazione causati da deviazioni del setto o restringimenti delle vie aeree;
  • Aumento della fiducia in se stessi: un naso più armonioso può aumentare l’autostima e migliorare l’immagine di sé;
  • Correzione di complicazioni post-operatorie: elimina cicatrici e altre imperfezioni causate dal primo intervento, garantendo risultati più soddisfacenti.

In definitiva, la rinoplastica di revisione rappresenta un’opportunità per chi desidera ottenere risultati più soddisfacenti e armoniosi, correggendo le imperfezioni del primo intervento e raggiungendo un equilibrio facciale ottimale.

Con la scelta di un chirurgo qualificato, è possibile ottenere un naso che non solo migliora l’aspetto estetico, ma contribuisce anche a una migliore funzionalità respiratoria e a un benessere complessivo.

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Redazione

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