Troppo tempo sul water fa male, colpa dello smartphone

Sì, ormai tutti abituati a portare il cellulare ovunque: al lavoro, in macchina, durante una passeggiata, e naturalmente… al water.

E se da un lato la tecnologia ci ha reso la vita più comoda, dall’altro sembra avere effetti collaterali anche in momenti così privati e quotidiani come quelli passati in bagno.

Ma quanto tempo è troppo tempo? E soprattutto, è possibile che il nostro smartphone stia contribuendo a danneggiare la nostra salute?

Quando stai seduto troppo a lungo sulla tazza, il corpo può andare incontro a diversi problemi.

La posizione sul water: un rischio per la salute

Quando ci si siede sul water, il nostro corpo assume una posizione che non è naturalmente adatta alla postura eretta o alla camminata. Con il tempo, questo stato di sedentarietà prolungata può comportare una compressione dei nervi sciatici, con fastidiosi dolori che possono irradiarsi verso la schiena, le gambe e i glutei.

Inoltre, la posizione accovacciata non ottimizza il passaggio delle feci, e la stasi intestinale potrebbe aumentare il rischio di stipsi cronica.

Quando stai seduto troppo a lungo sulla tazza, il corpo può andare incontro a diversi problemi, come:

1. Pressione sui muscoli e nervi: Sedersi troppo a lungo, soprattutto con la schiena curva, può mettere pressione su nervi e muscoli, in particolare sulla zona pelvica e sul nervo sciatico. Questo può portare a dolore o sensazioni di formicolio.

2. Problemi digestivi: Trascorrere troppo tempo sul water, senza necessità, può interferire con il normale movimento intestinale. La posizione prolungata può causare sforzi inutili, aumentando il rischio di stipsi o emorroidi.

3. Distrazione: L’uso del cellulare può distrarre, facendoti dimenticare di concludere rapidamente l’operazione, e può anche interferire con la naturale sensazione di “completare” il bisogno. Il tempo passato in bagno aumenta perché ti distrai facilmente leggendo messaggi, scorrendo sui social, ecc.

Un problema più comune di quanto sembri

Non è più una novità vedere persone sedute sul water per minuti, se non addirittura per lunghi periodi di tempo, scrollando compulsivamente il proprio feed social, rispondendo a messaggi o guardando video. E sebbene possa sembrare un’attività innocua, trascorrere troppo tempo in questa posizione può avere effetti negativi sul corpo umano.

Secondo gli esperti, il problema non è tanto la funzione fisiologica in sé, quanto la durata e la postura prolungata. Quando una persona rimane seduta sul water per troppo tempo, la posizione può causare una pressione eccessiva sui nervi e sui muscoli della zona pelvica, con possibili conseguenze a breve e lungo termine.

Le conseguenze a lungo termine

L’uso eccessivo del cellulare in bagno non è solo una questione di tempo sprecato, ma può anche avere implicazioni sul nostro benessere psicofisico. Rimanere seduti più del dovuto può alterare la nostra digestione e, nel lungo periodo, peggiorare le condizioni di stipsi o causare affaticamento ai muscoli del pavimento pelvico.

Inoltre, un altro rischio sottovalutato è quello di compromettere la qualità del sonno. Il telefono emette luce blu, che interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. Se usato poco prima di dormire, il cellulare può alterare il nostro ritmo circadiano, con ricadute negative sulla qualità del riposo.

Cosa fare per limitare i danni?

La soluzione non è tanto quella di demonizzare l’uso del cellulare, ma di adottare una maggiore consapevolezza riguardo ai tempi trascorsi in bagno. Gli esperti consigliano di ridurre il tempo passato sul water, limitando l’uso del telefono e concentrandosi piuttosto sulla necessità fisiologica del momento. Una buona regola è quella di non rimanere mai seduti più di 5-10 minuti. Se non c’è bisogno, meglio alzarsi subito, per evitare di compromettere la postura e il benessere intestinale.

Inoltre, gli specialisti suggeriscono di fare attenzione anche alla postura. Per un migliore comfort e salute, è consigliato mantenere una posizione che simuli un “accovacciamento” naturale, come quella che si avrebbe in presenza di una buca (alcuni bagni moderni, infatti, sono progettati per favorire questa posizione).

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Redazione

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