Aversa. Caos Tekra, lavoratori ancora in agitazione: Natale buio
“Siamo a dicembre e a distanza ormai di un anno le vertenze, le violazioni e ed i problemi rimangono, sono troppi e tanti, soprattutto sul fronte della sicurezza per le maestranze aversane e nel rispetto ambientale del territorio. La TEKRA e la nuova Amministrazione di Aversa , in felice simbiosi, dopo tanti incontri e dopo tante promesse hanno fatto poco o nulla per risolvere le gravi questioni legate alla sicurezza sul cantiere aversano, latitano, sono incapaci e non mantengono le promesse, accusano incredibilmente solo i lavoratori lavandosene di conseguenza le mani”.
A denunciarlo, tramite nota stampa, il sindacato Usb Campania.
“Basta è ora di accellerare i tempi sul ripristino dei centri di raccolta rifiuti ad Aversa. Vogliamo sicurezza, rispetto e difesa dell’ambiente per chi ogni giorno deve assicurare un servizio essenziale per la città. Riapertura centro raccolta a Cappuccini dove vi è una bomba ambientale, impianti d’illuminazione e antincendio assenti, bagni ed uffici una kimera; percolato, rifiuti pericolosi ed inquinanti, malagestione, degrado e mancata sicurezza la fanno da padrone”.
“Dove sono finiti i 250 mila euro stanziati dalla provincia di Caserta per il ripristino dell’area? La TEKRA – e siamo a dicembre, non ha ancora fornito i DPI a nessuna lavoratrice e lavoratore del cantiere normanno. Tutte e tutti sono costretti a comprarsi le proprie scarpe anti infortunistiche e felpe di pile per lavorare con il freddo pungente che aumenta. Il disagio logistico a distanza di un anno per tutte e tutti per raggiungere la sede di Casaluce, dove si trovano i mezzi di lavoro, gli spogliatoi e il marcatempo per l’inizio del turno, promesso sui vari tavoli avvenuti con Azienda e Amministrazione Comunale non è stato ne erogato e ne tanto meno concordato, è finito nel dimenticatoio anch’esso?”.
“Le ritorsioni, le minacce ed i ricatti verso chi si ribella aumentano, soprattutto verso le nostre RSA che in quest’anno sono stati in prima linea nelle tante denunce esposte agli organi competenti. Non ci fermeremo! La guerra tra i vari digenti non la possono pagare i lavoratori con continue richieste di cambi mansione ed orari dalla sera alla mattina, vanno calendarizzate e programmate e soprattutto richieste se pertinenti con un'”Ordine di Srrvizio”. Si metta un freno a questo teatro!”.