Aversa. Caso luminarie, un atto di antiAversanità

A chi davano fastidio? Chi è lo scellerato o la scellerata che solo ora decide di scrivere una lettera a Babbo Natale? C’è chi ad Aversa, forse tra un impegno vacanziero e l’altro, si è preso la libertà di scrivere una lettera alla Soprintendenza dei Beni Culturali. Oggetto: “installazione abusiva delle luminarie su Porta Napoli, conosciuta a tutti come l’Arco dell’Annunziata”.

Una questione che apparentemente sembrerebbe più un capriccio che una vera preoccupazione per la tutela del nostro patrimonio.

Eppure, a distanza di qualche giorno, la decisione è arrivata: “quelle luminarie devono essere rimosse”.

Lungi dall’essere apologisti di ogni azione, nemmeno lontanamente interessati a difendere senza un motivo sensato ogni scelta amministrativa, è necessario però porre alcune domande.

Per esempio: negli ultimi vent’anni, durante le amministrazioni di sindaci di centrodestra, civici, o anche quelli che oggi sembrano rappresentare un mix tra destra e sinistra, le luminarie natalizie sono sempre state considerate “abusive”?

E lo striscione che l’anno scorso celebrava il terzo scudetto del Napoli, anche quello era abusivo?

IL RISVEGLIO DAL LETARGO

Eppure, nonostante gli stessi simboli abbiano decorato Aversa per anni senza particolari controversie, l’attenzione della Soprintendenza si è improvvisamente risvegliata, come se il nostro centro storico fosse stato travolto da una catastrofe artistica.

È davvero questo l’obiettivo delle istituzioni? Osservare e rispondere solo a segnalazioni “di piacere” o di chi magari non ha apprezzato il colore e la forma di un’installazione che, tra l’altro, ha regalato un pò di luce e allegria ai tanti cittadini di Aversa?

Le stesse “segnalazioni anonime” che hanno portato alla rimozione delle luminarie, in altri casi, non sono mai apparse davanti all’evidente incuria e all’abbandono del nostro patrimonio. Chi si è mai preoccupato per le discariche abusive sopra Porta Napoli? LaRampa, in questi anni, col buon direttore Stefano Montone ha denunciato lo scempio “senza peli sulla lingua” mettendoci la faccia!

Eppure, non si è mai vista una lettera ufficiale che chiedesse interventi urgenti su questi problemi, che sono decisamente più urgenti e gravi per il nostro territorio.

AD AVERSA NON CI SONO AVERSANI

Lungi dall’essere dei difensori d’ufficio dell’amministrazione locale, va detto chiaramente: questa rimozione è il sintomo di un fenomeno ben più grande e pericoloso. L’antiAversanità sta facendo breccia anche nei piccoli gesti quotidiani.

A chi davano fastidio quelle luminarie? Ai cittadini? In questi giorni, nessuno ci sembra abbia sollevato polemiche. Al contrario, erano tanti quelli che apprezzavano quelle luci che illuminavano il nostro Arco, dando alla città un tocco di calore in un periodo di festività che, purtroppo, non è certo sinonimo di serenità per tutti.

E se a qualcuno proprio le luminarie non piacciono, ci chiediamo: perché non indirizzare le energie su qualcosa di più urgente? Forse una lettera indirizzata al Prefetto o alle forze dell’ordine per chiedere più uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei cittadini di Aversa sarebbe stata più utile? Ogni giorno, infatti, si registrano episodi di insicurezza che vanno ben oltre il fastidio per qualche luminaria fuori posto.

AVERSA, PAESUCCIO DI PROVINCIA

Ma, si sa, Aversa continua a rimanere una cittadella o paesuccio di provincia. Una città che, nonostante i numerosi segnali di cambiamento e i tanti tentativi di rinascita, sembra essere ancora prigioniera di una mentalità che più che proiettare la città nel futuro, sembra volerla imprigionare in un passato che fa fatica a lasciare spazio al nuovo.

La rimozione delle luminarie, quindi, non è solo un gesto di disattenzione, ma la metafora di un clima che purtroppo si sta diffondendo. Un clima che frena le buone intenzioni e alimenta le divisioni, puntando il dito su ciò che non è importante, mentre i veri problemi della città vengono ignorati.

ANTIAVERSANITÀ, VERO NEMICO DI AVERSA

E allora, cara segnalatrice anonima, se davvero vuoi fare qualcosa per Aversa, comincia a guardare oltre le luci colorate e guarda ciò che accade nelle strade, tra le piazze e nei cuori degli aversani. L’antiAversanità, che ormai sembra dilagare, è il vero nemico di Aversa. Non le luci di Natale.

Buon Anno, Aversa! Con la speranza che il futuro porti qualcosa di più luminoso di quelle quattro luci che sono state spente troppo presto.

Redazione

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