Bollette luce e gas, dal 2025 nuove regole sulla comunicazione degli aumenti

Arera ha approvato alcune norme relative ai contratti e bollette, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2025. Nello specifico, si prevede che i fornitori seguano alcune procedure specifiche con cui comunicare eventuali modifiche dei prezzi.

Le nuove regole sono inserite nella delibera 395/2024/R/com e puntano a diffondere una maggiore consapevolezza fra i consumatori.

I tempi di preavviso

Eventuali aumenti devono essere comunicati con un preavviso non inferiore a tre mesi dalla loro entrata in vigore. Se il prezzo applicato al cliente invece si riduce, può bastare un preavviso di un mese. Questi tempi si applicano alla variazione unilaterale e al rinnovo, non alle evoluzioni automatiche di prezzo.

Variazione unilaterale e il rinnovo

La variazione unilaterale si configura nel caso in cui sia il provider a comunicare – a contratto già avviato – una variazione di prezzo, dovuta a mutate condizioni di mercato.

Il rinnovo invece avviene quando i fornitori propongono offerte abbastanza vantaggiose a livello economico, ma a tempo limitato.

Entro 90 giorni dalla scadenza inviano una comunicazione di aggiornamento dei prezzi, che costituisce il rinnovo.

Evoluzioni automatiche di prezzo

In questo caso i clienti saranno già informati sulle modifiche dei prezzi, che sono stabilite “in automatico”. Spesso infatti i fornitori del mercato libero di luce e gas specificano il tipo di prezzo applicato dal 13esimo mese già al momento della sottoscrizione.

Comunicazioni specifiche e su supporti durevoli

La comunicazione sulla variazione di prezzo dovrà essere inviata su un “supporto durevole”, come un lettera o un file inviato via pec. In quest’ultimo caso l’oggetto della email deve coincidere con quello della comunicazione relativa alla variazione di prezzo. Se si deve informare il cliente di una variazione di prezzo è importante che la comunicazione sia dedicata solo a questo: non è possibile quindi inserire questa informazione nelle bollette.

I diritti dei clienti

Se i cambiamenti delle condizioni contrattuali o i rinnovi con aumento del prezzo non vengono comunicati nei tempi e nei modi previsti, questi non potranno essere applicati. La fornitura deve perciò continuare alle condizioni precedenti. Il cliente ha inoltre diritto a un indennizzo automatico di 30 euro in caso di variazione comunicata in ritardo. Infine, l’Arera ha stabilito che deve essere ora il venditore – non l’utente – a provare di aver inviato e fatto recapitare le comunicazioni.

I risparmi

Gli italiani che hanno scelto bene il fornitore di luce e gas a cui affidarsi rispetto alla media hanno risparmiato fino a 180 euro l’anno sulla bolletta della luce e fino a quasi 400 euro l’anno su quella del gas. La ricerca è stata realizzata su un campione di oltre 28.000 utenze di consumatori che hanno chiesto un cambio fornitura tra settembre 2023 ed agosto 2024.

Le spese

Il 68% di chi ha cercato un nuovo fornitore luce e gas pagava, prima del cambio, tariffe energetiche più alte della media, con un aggravio annuo pari a 415 euro per le bollette dell’elettricità e addirittura 490 euro per quelle del metano.

Analizzando la fornitura di energia elettrica, emerge che il 76% dei titolari di contratto pagava una tariffa superiore alla media delle offerte disponibili. Bollette alla mano significa che, a parità di consumi, hanno speso in un anno circa 1.380 euro, a fronte di una media pari a 965 euro. Se si guarda alla fornitura di gas, la percentuale di chi spendeva più del dovuto è stata pari al 40%. Per questi consumatori la bolletta annuale è arrivata a sfiorare i 2.100 euro, a fronte di una spesa media pari a poco meno di 1.600 euro.

Redazione

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