Captagon, in Siria distrutte un milione di pillole
Le nuove autorità siriane hanno bruciato una grande scorta di droga hanno detto due funzionari della sicurezza all’AFP, tra cui un milione di pillole di captagon, la cui produzione su scala industriale è prosperata sotto il presidente deposto Bashar al-Assad.
Il captagon è uno stimolante simile all’anfetamina, che è vietato e che è diventato la più grande esportazione della Siria durante la guerra civile durata più di 13 anni, trasformandolo di fatto in uno stato narcotrafficante sotto Assad.
“Abbiamo trovato una grande quantità di captagon, circa un milione di pillole”, ha detto un membro delle forze di sicurezza che indossava un passamontagna, che ha chiesto di essere identificato solo con il suo nome di battesimo, Osama, e la cui uniforme color cachi portava una toppa di “sicurezza pubblica”.
Un giornalista dell’AFP ha visto le forze versare carburante e incendiare una scorta di cannabis, l’antidolorifico tramadolo e circa 50 buste di pillole rosa e gialle di captagon in un complesso di sicurezza precedentemente appartenuto alle forze di Assad nel distretto di Kafr Sousa della capitale.
Il captagon ha inondato il mercato nero in tutta la regione negli ultimi anni, con l’Arabia Saudita ricca di petrolio come destinazione principale.
Che cosa è e come agisce il Captagon
Il Captagon è un’anfetamina molto diffusa in Medio Oriente, è anche definita ‘droga dei kamikaze’. Per fare un esempio, è quella che avrebbero usato gli attentatori di Parigi del 2015 e che, secondo i media israeliani, avrebbero preso i terroristi di Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre.
“Le anfetamine mettono la persona in una situazione psicologica simile a quella dei pazienti maniacali, con un senso di onnipotenza – spiega Fabrizio Schifano, professore di farmacologia clinica e primario psichiatra dell’università dell’Hertfordshire -. Questo ha senso perché per una persona è molto difficile riuscire a compiere un gesto del genere in situazione normale. Da sempre i soldati utilizzano delle sostanze, si narra ad esempio che i kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale prendessero anfetamine, che si dice circolassero anche nelle trincee del primo conflitto mondiale”.
Il Captagon non è molto diffuso in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente.
“Oltre al senso di invincibilità ci sono altri effetti ‘utili’ ai terroristi – sottolinea l’esperto -. Le anfetamine o simili lavorano rilasciando noradrenalina e dopamina, aumentano la vigilanza e la resistenza alla fatica. Inoltre l’aumento della dopamina fa diventare paranoico, ma se sei braccato dalla polizia essere paranoico non è un male, si diventa anche molto sospettosi. se a questo si aggiunge la caffeina aumenta il livello di allerta e in più ‘ sale anche l’ansia, che quando non è eccessiva è anche questa una reazione che può aiutare in determinati contesti. In più si ha un aumento della combattività e dell’aggressività”.
La ‘droga dei kamikaze’
La sostanza, che spesso viene mescolata alla caffeina, era nel sangue degli attentatori di Parigi del 2015 e di Seifeddine Rezgui, uno degli autori dell’attentato sulla spiaggia in Tunisia del 26 giugno 2015 dove morirono 39 persone. Secondo alcuni report i curdi ne hanno trovato gradi quantità nelle postazioni dell’Isis.