Lusciano. Crisi idrica in via Salzano: Italia Viva invoca un cambio di rotta
L’emergenza idrica che ha colpito via Salzano, costringendo cinque famiglie all’evacuazione, ha messo in evidenza i limiti della gestione urbanistica a Lusciano.
Luciano Dell’Aversano Orabona, coordinatore di Italia Viva, ha assunto una posizione netta, denunciando le conseguenze di politiche urbanistiche giudicate insostenibili.
‘CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA A LUSCIANO’
“Non possiamo più ignorare i problemi causati dalla cementificazione selvaggia e dalla mancanza di infrastrutture adeguate. Devono chiedere scusa alle famiglie coinvolte”, ha dichiarato Dell’Aversano, esprimendo solidarietà alle famiglie coinvolte e criticando duramente le amministrazioni degli ultimi quindici anni per aver trascurato i bisogni della comunità.
Secondo Italia Viva, la popolazione di Lusciano è raddoppiata dal 2000 e, con il Piano Urbanistico Comunale (PUC) approvato dall’ex sindaco Nicola Esposito, potrebbe addirittura triplicare nei prossimi anni.
Tuttavia, questa crescita demografica non è stata accompagnata da un adeguato potenziamento della rete idrica e fognaria, né da investimenti nei servizi essenziali.
“La cementificazione intensiva ha messo sotto stress le infrastrutture, privilegiando interessi privati e lasciando i cittadini a fronteggiare emergenze come quella di via Salzano,” ha sottolineato Dell’Aversano.
‘SERVE REVISIONE AL PUC’
Italia Viva lancia un appello al sindaco Mariniello, chiedendo lo stop alla cementificazione indiscriminata e una revisione del PUC. Tra le richieste emergono interventi urgenti per potenziare la rete idrica e fognaria, investimenti nei servizi pubblici, il miglioramento delle scuole, il rafforzamento dei servizi essenziali, la riqualificazione del centro storico e misure per garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
‘PIÙ RESPONSABILITÀ’
“È tempo di assumersi la responsabilità di promuovere un futuro migliore per Lusciano, con scelte coraggiose che mettano al centro il benessere dei cittadini e garantiscano un paese vivibile per le prossime generazioni”, ha concluso Dell’Aversano.
L’appello è chiaro: serve una nuova visione per Lusciano, capace di coniugare sviluppo e sostenibilità.
