Lusciano. IV: “città in ostaggio: dare voce al popolo”

“Lusciano sta vivendo una fase di profonda difficoltà sotto l’amministrazione del sindaco Mariniello. Se da un lato molte delle problematiche attuali possono essere attribuite alla pesante eredità lasciata dalla precedente amministrazione guidata dall’ex sindaco Esposito, dall’altro emerge con forza l’incapacità dell’attuale primo cittadino di comunicarlo efficacemente alla popolazione. Questa debolezza nella gestione comunicativa solleva dubbi: si tratta di una carenza di abilità politica o di ostacoli più complessi che limitano l’azione del sindaco?”

E’ l’analisi fatta, tramite nota stampa, da Luciano Dell’Aversano Orabona in qualità di coordinatore cittadino di Italia Viva.

“Uno dei principali punti critici è rappresentato dalla composizione stessa della maggioranza che sostiene Mariniello. Tra i suoi membri spiccano figure di rilievo come Augusto Abategiovanni, Consiglia Conte e Luisa Mottola, già protagonisti della precedente amministrazione. A complicare ulteriormente la situazione vi è la figura dell’avvocato Luciano Mariniello, parente stretto del sindaco e anch’egli legato alla gestione Esposito”.

“Questa continuità con il passato contraddice le aspettative di rinnovamento promesse in campagna elettorale, minando la credibilità dell’attuale amministrazione. Inoltre, all’interno della maggioranza emergono posizioni conflittuali. Consiglieri come Filippo Ciocio ed Enrica Granieri, in passato oppositori dell’amministrazione Esposito e sostenitori di Dominga Inviti (oggi leader dell’opposizione), hanno assunto ruoli ambigui”.

“La Granieri, ad esempio, pur essendo stata eletta con la lista “Farfalla”, da più di un anno si è distanziata dal gruppo senza comunicarlo ufficialmente in consiglio comunale. Questo atteggiamento risulta inaspettato da una figura come lei, figlia dell’ex sindaco Antonio Granieri, il quale, ai suoi tempi, aveva una visione moralmente più alta. Fonti indicano che oggi la consigliera faccia riferimento a Filippo Ciocio per legittimare l’assessore Luigi Abate fino al termine della legislatura, ormai personaggio noto di Fratelli d’Italia. Un comportamento che solleva interrogativi sul rispetto istituzionale. Un’azione ambigua che contribuisce alla debolezza istituzionale”.

“Questi fragili equilibri politici stanno rendendo il sindaco ostaggio delle dinamiche interne, impedendo un’azione amministrativa chiara e incisiva”.

“Anche le opposizioni, tuttavia, non brillano per efficacia. Sebbene dovrebbero esercitare un ruolo critico e propositivo, le forze di minoranza appaiono frammentate e incapaci di delineare una visione condivisa per il futuro di Lusciano. L’assenza di un’alternativa credibile accentua lo stallo politico, alimentando la percezione di una democrazia locale sempre più debole e inefficace”.

“Se non si troveranno soluzioni rapide e adeguate, Lusciano rischia di sprofondare in una crisi istituzionale senza precedenti, con conseguenze imprevedibili. È indispensabile che tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, mettano da parte gli interessi di parte per il bene della comunità, ritrovando il senso di responsabilità e collaborazione richiesto da una situazione così delicata. Viceversa, meglio dare la parola al popolo”.

Redazione

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