‘Ndrangheta, arresta Suor Anna: ‘legami con il clan’
Venticinque misure cautelari, oltre 1,8 milioni di euro sequestrati. E una suora ai domiciliari. E’ il risultato di una operazione contro la ‘ndrangheta a Brescia.
Tra gli arrestati ci sono l’ex consigliere comunale di Brescia di Fratelli d’Italia Giovanni Acri, ai domiciliari, e suor Anna Donelli, ritenuta dagli inquirenti “a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”.
Ai domiciliari è finito anche Mauro Galeazzi, ex leghista arrestato in passato per tangenti e poi a scarcerato e assolto.
Il gruppo deve rispondere a vario titolo di estorsioni, traffico di armi e droga, ricettazioni, usura, reati tributari e riciclaggio, ma anche del reato di scambio elettorale politico mafioso.
Chi è Suor Anna Donelli
Tra le 25 persone arrestate questa mattina nel blitz congiunto di Polizia e Guardia di Finanza per sgominare un’associazione mafiosa di matrice ‘ndranghetista attiva nel bresciano, figura anche Suor Anna Donelli.
Secondo gli inquirenti, la suora avrebbe svolto un ruolo chiave all’interno di una rete di comunicazione e supporto logistico per l’organizzazione criminale.
“legami con la ‘Ndrangheta”
Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche e l’analisi di documenti bancari, avrebbero rivelato frequenti scambi di informazioni tra Suor Anna e membri della ‘ndrangheta.
Questo ha sollevato interrogativi sulla possibile infiltrazione della criminalità organizzata in ambienti religiosi e ha scosso profondamente l’opinione pubblica e il mondo ecclesiastico.
IL VOLONTARIATO IN CARCERE
Suor Anna Donelli è una religiosa della Congregazione delle Suore di Carità e volontaria da oltre quindici anni nel carcere di San Vittore a Milano.
La sua missione si concentra sull’assistenza ai detenuti, con particolare attenzione ai giovani e a coloro che affrontano disagi psichici. Collabora con l’associazione Kayròs, dedicata al supporto dei giovani detenuti nelle carceri di Milano e Brescia.
Nel corso della sua attività, Suor Anna ha evidenziato l’aumento significativo di detenuti con problemi psichiatrici e le difficoltà legate al sovraffollamento carcerario.
Ha sottolineato la necessità di un sostegno professionale adeguato per garantire la dignità e il benessere delle persone detenute.
La sua dedizione e il suo impegno nel campo della giustizia e del sociale sono stati riconosciuti con l’assegnazione del “Panettone d’Oro” nel 2024, un premio che celebra le eccellenze nel volontariato e nella solidarietà a Milano.
(Dire)