Picchia la compagna, la suocera lo incastra con un video
I maltrattamenti alla compagna andavano avanti da tempo. Lui, 27 anni, marittimo, al ritorno dalle lunghe assenze per lavoro accusava la donna di tradirlo, senza ascoltare ragioni.
Le liti tra i due culminavano in atti di violenza, anche davanti agli occhi del loro bimbo nato tre anni fa.
Stavolta, di fronte all’ennesima aggressione, la suocera ha afferrato il cellulare e cominciato a riprendere le violenze: le urla nel frattempo hanno spinto i vicini a chiamare il 112, e i carabinieri, intervenuti sul posto, hanno arrestato il 27enne.
Si è chiusa così l’ennesima vicenda di violenza sulle donne.
A Torre del Greco, in provincia di Napoli, la relazione tra i due compagni andava avanti da otto anni: dopo la nascita del figlio avevano deciso di andare a vivere insieme nell’abitazione della madre di lei.
Non è accaduto, perché le relazioni non hanno un bugiardino nella confezione. Gli effetti collaterali sono sconosciuti. Si scoprono solo ai primi sintomi.
Le prime avvisaglie dopo qualche anno insieme. Il tempo sufficiente per metter su famiglia.
Niente matrimonio, una convivenza che sembra serena nella casetta della suocera e un figlio tanto desiderato.
Il piccolo, adesso, ha 3 anni. E per lei, ora donna e madre, i sogni da ragazzina sono svaniti sotto il peso di una mano.
Accade da tempo. Lui è un lavoratore marittimo, imbarcato per mesi in mare. Torna a casa dopo lunghe assenze. Quando lo fa non c’è spazio per le carezze.
Solo per la rabbia. Picchia la compagna, insulta la madre. Poco importa se il piccolo ne è testimone.
Le impone di non incontrare amiche, di isolarsi. Le tira i capelli, la prende a schiaffi, poi un colpo forte con quella sedia di plastica in cucina. L’afferra per il collo, le fa saltare un dente.
E’ certo di essere tradito e allora ancora botte. Pure col casco da motociclista
L’ultima volta un giorno fa. E’ appena rientrato a casa dopo l’ennesima traversata in mare. La sua rabbia si accende subito, le valigie ancora poggiate all’ingresso.
Colpisce la compagna, le strappa i capelli. La butta a terra, la stringe forte. Lei grida mentre la suocera filma tutto terrorizzata.
Un video di pochi istanti, interrotto da un colpo secco alla pancia. Un calcio ben assestato la fa svenire. La ripresa si interrompe, scende il buio.
Qualcuno sente quelle grida strozzate e compone il 112. I carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco arriveranno in pochi istanti e per quel 27enne scatteranno le manette.
Agli atti finiranno anche quelle registrazioni terribili, pochi secondi, mostrate ai militari durante la stesura della denuncia.
Per le vittime lesioni ritenute guaribili in 5 giorni. Per il marittimo le porte del carcere di Poggioreale. Risponderà di maltrattamenti in famiglia.