TikTok tra influencer e ingerenze politiche straniere
Negli ultimi anni, TikTok è diventato uno dei social network più influenti, attirando milioni di utenti, soprattutto tra i più giovani. Si è anche fatta largo una serie di preoccupazioni legate all’uso strumentale della piattaforma da parte di attori esterni, tra cui governi stranieri che cercano di influenzare opinioni politiche e comportamenti elettorali.
Stefano Montone e Severino Pannella ne hanno parlato al microfono di ‘Citofonare Montone’.
L’ascesa di TikTok tra gli influencer
La forza di TikTok risiede principalmente nella sua capacità di far emergere contenuti virali in maniera organica. La piattaforma ha rotto gli schemi tradizionali dei social media, mettendo al centro la creatività, l’autenticità e la viralità dei video.
Grazie a un algoritmo avanzato, gli utenti possono facilmente raggiungere milioni di persone, indipendentemente dal loro numero di follower.
Questa caratteristica ha attratto una miriade di influencer, che hanno trovato in TikTok un terreno fertile per accrescere la propria visibilità e generare entrate attraverso sponsorizzazioni e collaborazioni commerciali.
Le ingerenze politiche straniere
Tuttavia, mentre TikTok si afferma come una piattaforma di intrattenimento, si è anche creata una crescente preoccupazione per il suo ruolo nelle dinamiche politiche globali. Uno degli aspetti più discussi riguarda le possibili ingerenze politiche straniere, in particolare quelle provenienti dalla Cina, paese d’origine della piattaforma.
Il caso Romania
La Commissione Europea ha appena avviato un’indagine su TikTok per sospetta violazione del Digital Services Act (DSA), il regolamento dell’UE sui servizi e le piattaforme digitali tra cui anche social network. Oggetto della contestazione, le elezioni presidenziali in Romania, annullate a inizio mese per presunte interferenze russe.
Ebbene, i risultati delle elezioni sarebbero stati influenzati fortemente soprattutto tramite TikTok, i suoi sistemi di raccomandazione e i contenuti politici sponsorizzati.
Per chi non lo sapesse, il primo turno delle elezioni romene, lo scorso 24 novembre, era stato vinto dal candidato filorusso Calin Georgescu. A due giorni dal ballottaggio, le molteplici segnalazioni di ingerenze russe hanno portato all’annullamento del voto. Georgescu era quasi sconosciuto, prima della ingente campagna elettorale online che avrebbe “influenzato” gli elettori romeni. Documenti dell’intelligence proverebbero che la Russia ha avuto un ruolo in tutto ciò, promuovendo – tra gli altri – contenuti anti-occidente.
Citofonare Montone, il podcast nato dall’idea di Benny Fedele e Stefano Montone.
Appuntamento con Stefano Montone e Severino Pannella – Benny Fedele in regia e al coordinamento giornalistico – pronti a rispondere al trillo del citofono per discutere di qualsiasi argomento: attualità, cronaca, politica, cultura, sport.
Tutte le puntate di Citofonare Montone sono sempre disponibili su www.larampa.news e su tutte le piattaforme di streaming audio (Spotify, Amazon, YouTube Music, Apple, TuneIn, Deezer).
#CitofonareMontone: tu bussi, lui risponde!