Atripalda. Carabinieri aggrediti dopo un controllo

Durante un controllo stradale di routine nel centro di Atripalda, nella provincia di Avellino, due giovani hanno aggredito i carabinieri dopo essersi rifiutati di esibire i documenti.

I militari dell’Arma, inizialmente in difficoltà, hanno ricevuto il supporto di alcuni passanti intervenuti a loro difesa.

Sul posto sono giunte altre quattro pattuglie, consentendo di fermare e identificare i due aggressori, successivamente denunciati a piede libero per lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale.

Carabinieri aggrediti: solidarietà UNARMA

La segreteria provinciale Unarma A.S.C. di Avellino intende esprimere la massima solidarietà ai colleghi dell’Arma di Atripalda, oggetto di una vile aggressione da parte di due persone straniere durante un controllo.

“Gli eventi di cronaca evidenziano il costante pericolo a cui gli operatori delle forze di polizia quotidianamente devono far fronte. Questo rende sempre più urgente e immediato un intervento a livello istituzionale in materia di tutele legali, norme più severe verso chi usa violenza nei confronti di un pubblico ufficiale, equipaggiamenti di difesa idonei a cominciare dall’assegnazione del taser anche alle stazioni dei carabinieri e regole d’intervento chiare che non mettano in pericolo gli operatori”, dice in una nota il segretario provinciale generale di Unarma A.S.C., dott. Massimiliano Lo Priore.

“Urge, per cominciare, l’approvazione del nuovo decreto sicurezza, che a mio parere non basta. Il pericolo è dietro l’angolo e noi di Unarma A.S.C. stiamo lottando in ogni sede istituzionale affinché molte cose cambino, e in meglio, a tutela di noi operatori di polizia. Conosco i colleghi coinvolti, meri professionisti, che oggi hanno rischiato la propria incolumità a difesa dei cittadini, con forte senso del dovere, in cambio di stipendi ridicoli, a dir poco”.

Sentiamo quotidianamente nelle varie trasmissioni televisive personaggi, sia politici che non, esprimere note di biasimo nei confronti delle forze di polizia che incappano in situazioni spiacevoli, mettendoli alla gogna mediatica. A questi professori da talk show dico solo di mettersi nei nostri panni, anzi, nelle nostre uniformi, e operare insieme a noi; poi potranno sentenziare”.

“Noi di Unarma continueremo a fare quello che ci è stato demandato dalle leggi, sia in qualità di carabinieri, sia in qualità di sindacalisti, per il benessere di tutti noi. Esprimo massima vicinanza ai colleghi coinvolti, augurando loro una pronta guarigione e restando a loro disposizione per qualsivoglia necessità, sicuro nel loro professionale e istituzionale operato”.

Redazione

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