Aversa. ‘Bici in comune’, Diana: “ritardi causa burocrazia”
“In queste ore ho letto ed ascoltato tanto relativamente al bando “Bici in Comune”. Premetto che è giusto che si faccia informazione e si raccontino i fatti che interessano la città di Aversa. Del resto la sottoscritta in questi mesi ha voluto sempre che sia il contatto diretto con i cittadini e la trasparenza del proprio operato tra i punti cardine dell’azione amministrava che mi vede interessata”.
A dirlo, tramite nota stampa, l’assessore alle politiche ambientali e Mobilità e Smart City Olga Diana.
“Di contro, però, ritengo che sia giusto svincolare la puntuale e attenta cronaca dei fatti da giudizi e pensieri personali, per lo più legati a colori o dinamiche che ben poco hanno a che vedere con gli interessi legittimi dei cittadini”.
“Ho sentito aggettivare la nostra Giunta in modo ingeneroso e fuori luogo. Toni chiaramente forzati dalla semplice volontà di ‘andare contro’. Ingenerosi nei confronti di chi come me ogni giorno scende in strada, si sporca le mani, si mette in gioco e cerca di fare sempre il meglio per la mia città. Chiaro, a volte gli errori sono dietro l’angolo: ma questo è da mettere in conto per chi quotidianamente ci mette la faccia”.
“Detto questo, ci tengo a fare chiarezza sulla questione “Bici in Comune”. Già nei mesi scorsi mi ero messa al lavoro per far sì che la città di Aversa potesse cogliere l’occasione partecipando anche al bando promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, con il supporto del Dipartimento per lo Sport, in collaborazione con Sport e Salute e Anci. Avevamo dato incarico a professionisti del settore per l’elaborazione del progetto da presentare. E prima di Natale era già nelle nostre mani (nella foto allegata alcuni passaggi del progetto). Un piano che sarebbe andato ad integrare quello già presentato e approvato da AIR Campania relativo alle 85 bici elettriche che presto vedrete in città grazie al finanziamento già ottenuto”.
“Purtroppo, però, spesso siamo costretti a fare i conti la leziosità della burocrazia. Le ripetute modifiche richieste alla delibera da parte della segretaria comunale hanno dato vita a un continuo rimbalzare della documentazione, rendendo impossibile il deposito del progetto elaborato dall’Assessorato da me rappresentato nei termini previsti. Evidente e profonda la mia amarezza. Ci metto sempre la faccia. Sono sempre aperta al dialogo e, troppo volte, il ruolo mi porta a dover assorbire in silenzio colpi assestati ad arte che, però, non merito di ricevere”.
“L’auspicio è che si possa lavorare serenamente, coscienti che ‘fare opposizione’ significhi lavorare insieme, osservando le cose da diversi punti di vista e, per questo, contribuire a rendere l’azione amministrativa più efficiente”.
