Aversa. ‘Bici in comune’, Girone: “Diana chieda scusa alla segretaria comunale”
“Le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Olga Diana sulla mancata partecipazione al bando “Bici in Comune” rappresentano un tentativo maldestro di scaricare le proprie responsabilità su chi, come la Segretaria Generale del Comune di Aversa, svolge il proprio lavoro con professionalità e nel rispetto delle norme”.
Sono le parole di Marco Girone, consigliere comunale di PD Aversa.
“È inaccettabile che, davanti a una grave mancanza amministrativa come questa, si cerchi di nascondere l’evidente inefficienza dell’assessorato con accuse infondate e strumentali verso chi garantisce la regolarità degli atti”.
“La realtà è sotto gli occhi di tutti: la città di Aversa ha perso un’occasione fondamentale per ottenere 80.000 euro destinati alla mobilità sostenibile. Questo fallimento non è imputabile alla burocrazia, come l’assessore vorrebbe far credere, ma alla totale incapacità organizzativa e di pianificazione di chi aveva il dovere di portare a termine questo progetto nei tempi e nei modi richiesti. La burocrazia non può essere il capro espiatorio per giustificare l’inefficienza politica”.
“L’assessore, che si vanta di “scendere in strada e sporcarsi le mani”, dovrebbe invece concentrarsi sull’effettiva capacità di produrre risultati concreti per la città, anziché indulgere in polemiche e narrazioni vittimistiche. Questo episodio evidenzia ancora una volta un’amministrazione incapace di cogliere opportunità fondamentali per il futuro di Aversa”.
“Chiediamo al sindaco di intervenire con decisione e di valutare seriamente la revoca della delega all’Ambiente. La città ha bisogno di amministratori competenti, capaci di superare gli ostacoli e di lavorare con efficacia nell’interesse dei cittadini, non di chi,si rifugia in accuse sterili e infondate”.
“Invitiamo inoltre l’assessore a scusarsi pubblicamente con la Segretaria Generale, il cui ruolo è quello di garantire legalità e trasparenza negli atti amministrativi, e non di coprire le carenze altrui. La città di Aversa merita amministratori responsabili, non scaricabarile di comodo”.
