Bimba di 23 mesi ingerisce una pila a bottone

Nuovo caso di ingestione accidentale di una pila a bottone, il quarto in due mesi, protagonista una bambina di un anno e 11 mesi, arrivata martedì scorso al Meyer.

Per fortuna, spiegano dall’ospedale pediatrico fiorentino, gli accertamenti clinici hanno rivelato che il corpo estraneo era arrivato fin nello stomaco, una posizione ritenuta non rischiosa. Dopo due giorni, la piccola ha espulso naturalmente l’oggetto e ha potuto essere dimessa.

I PRECEDENTi

Una settimana fa un’altra bambina di un anno ha rischiato la vita ed è stata salvata grazie alla collaborazione tra i medici dell’Aou Meyer Irccs e dell’Ospedale del Cuore di Massa; si è reso necessario un intervento chirurgico e un ricovero nella terapia intensiva della rianimazione nell’ospedale Massese.

Lo scorso novembre una bambina è deceduta e un altro bimbo è stato fortunatamente salvato.

“MASSIMA ATTENZIONE”

I medici del Meyer tornano a invitare i genitori a prestare la massima attenzione: “Incidenti di questo tipo stanno diventando troppo frequenti. Prestate la massima attenzione: se ingerite, le pile sono oggetti pericolosissimi per i bambini”.

“LE PILE CREANO DANNI”

Le pile se si fermano all’interno dell’esofago possono provocare tre tipologie di danni: elettrico, meccanico e chimico. In primo luogo, in una cavità così ristretta quale è quella dell’esofago, l’anodo e il catodo presenti nella pila si attivano e in tempi rapidissimi sono capaci di lesionare gravemente le mucose delle pareti, provocando ulcerazioni anche molto estese. A questo si aggiunge la possibile perdita di acido con conseguenze ancora più gravi.

Redazione

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