Cecilia Sala in cella senza un letto e al freddo

Crescono le preoccupazioni per le condizioni di Cecilia Sala dopo l’ultima telefonata fatta ai genitori.

La giornalista detenuta nel carcere di Evin a Teheran, in Iran, dallo scorso 19 dicembre è in completo isolamento da allora.

I suoi carcerieri le passano il cibo, soprattutto datteri, da una fessura della porta.

DORME PER TERRA SU UNA COPERTA

La cronista, secondo quanto emerso da persone vicine ai genitori, ha riferito di dormire per terra su una coperta, con un’altra si protegge dal freddo della sua cella.

Non c’è un materasso e le luci al neon sono sempre accese, giorno e notte.

Le sono stati confiscati gli occhiali e non le è stato consegnato il pacco con i beni di prima necessità che le era stato promesso dall’ambasciatrice italiana in Iran Paola Amedei, l’unica persona che ha incontrato durante la detenzione lo scorso 27 dicembre.

Tra questi ci sarebbe stata una mascherina per poter riposare, dei maglioni per coprirsi e del cibo. Sarebbe dovuto arrivare il 30 dicembre e così non è stato.

A Cecilia, invece, è stato consegnato solo un elastico per capelli.

L’ITALIA CHIEDE FORMALMENTE GARANZIE E LA LIBERAZIONE IMMEDIATA

Alla reporter è riservato lo stesso trattamento delle prigioniere politiche in Iran.

Sono rimaste solo parole, infatti, le rassicurazioni di un approccio dignitoso annunciato dalle autorità iraniane.

Cecilia Sala è in carcere per “aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran“.

L’Italia ha chiesto formalmente “garanzie totali sulle condizioni di detenzione” e “liberazione immediata” della ragazza.

Oltre che la consegna dei beni di conforto. Il governo è al lavoro affinché la vicenda si risolva il prima possibile e anche Cecilia, dalla sua cella, ha chiesto: “Fate presto”.

(Dire)

Redazione

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