Cecilia Sala racconta la sua prigionia

Dopo più di 20 giorni di prigionia in Iran, Cecilia Sala è a casa. Da ieri la giornalista è finalmente in Italia da cittadina libera dopo aver trascorso giorni terribili nella prigione di massima sicurezza di Evin, a Teheran.

Ai Carabinieri del Ros, ieri sera, ha raccontato tutti quei giorni di prigionia e le condizioni di dentenzione.

A fare un primo resoconto, così come riporta Repubblica – e ripreso dall’agenzia di stampa Dire – , è la stessa Sala in uno dei suoi popolari podcast: “Temevo davvero di non reggere più“, confessa.

Nella prigione “avevo perso il senso del tempo, non sapevo più quando era giorno e quando era notte“.

LA PRIGIONIA

La 29enne è stata, infatti, chiusa in una cella di isolamento dove non veniva mai spenta la luce, una cella “stretta e alta, senza letto, con una lampada sempre accesa e una piccola finestrella sul soffitto da cui passava l’aria ma che neanche riuscivo a vedere. Il pranzo e la cena “manciate di datteri e poco altro, che una mano mi passava dalla feritoia della porta“.

Ho chiesto una Bibbia– racconta- presumevo che potesse essere un libro che ad Evin avevano in inglese. E perché comunque la Bibbia è un libro molto lungo…”. Un libro che comunque non le è mai arrivato, così come i suoi occhiali e i beni di prima necessità che non le sono mai stati consegnati.

Due giorni fa “mi hanno spostato in una cella più grande e mi hanno portato gli occhiali. Ero insieme a una donna iraniana che non parlava una parola di inglese, quindi indicavamo gli oggetti nella stanza, lei ne diceva il nome in farsi e io in inglese”.

E poi la consegna di un libro, ‘Kafka sulla spiaggia’ di Haruki Murakami, e la possibilità di chiamare a casa: “Daniele (Raineri, il compagno, ndr), compralo anche te, nella stessa edizione, così lo possiamo leggere insieme, seppure a distanza”.

Nella mattina di ieri la notizia della sua liberazione e le sue prime parole in un messaggio vocale indirizzato ai suoi colleghi di Chora News: “Ciao, sono tornata”. E poi, l’abbraccio al collega e compagno Daniele Raineri, alla madre Elisabetta Vernoni e al padre Renato Sala. Cecilia è a casa.

Il primo post di Cecilia Sala

“Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo. Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie“.

È il messaggio che questa mattina Cecilia Sala – ripreso da Italpress – ha postato sul suo profilo Instagram, condividendo l’immagine (sfuocata) del primissimo abbraccio che ieri pomeriggio si è scambiata con il suo compagno Daniele Raineri non appena atterrata e scesa dall’aereo che l’ha riportata in Italia.

Redazione

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