Fu l’amante di Messina Denaro, indagata un’altra insegnante
Il 21 gennaio 2023, qualche giorno dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, andò spontaneamente dai carabinieri dicendo di avere intrattenuto una relazione sentimentale con l’uomo che aveva visto in televisione e che le aveva detto di chiamarsi Francesco Salsi e di essere un medico anestesista in pensione.
“Mai sospettato che si trattasse di Matteo Messina Denaro, sono sotto choc”, aggiunse la donna, una professoressa di Campobello di Mazara, ieri interrogata in procura (si è avvalsa della facoltà di non rispondere) nella qualità di indagata per favoreggiamento aggravato.
Due anni fa la donna disse agli investigatori di aver intrapreso quella relazione “in un momento di crisi personale e coniugale” e di aver conosciuto “il dottor Salsi” in un supermercato di Campobello di Mazara, vicino casa sua, e di averlo rivisto qualche tempo dopo: “A settembre ci scambiammo il numero di cellulare” e il mese successivo Matteo Messina Denaro le diede appuntamento a Mazara del Vallo, prima di andare in auto a casa dell’allora latitante, a Campobello di Mazara.
“Mi invitò altre volte — spiegò la donna — ma l’ho sentito solo telefonicamente, sino a pochi giorni prima del suo arresto”.
L’indagine della procura dice che della relazione era a conoscenza Laura Bonafede, la storica amante e favoreggiatrice di Messina Denaro, l’insegnante da poco condannata a 11 anni e 4 mesi.
I diari di Messina Denaro, 13 anni di memorie del boss
Tredici anni della latitanza di Matteo Messina Denaro raccontati da lui stesso, in due quaderni rilegati e abbelliti con foto di riproduzioni di quadri di Vincent Van Gogh, destinati a ‘parlare’ a distanza con la figlia Lorenza Alagna, che quel padre capomafia criminale non ha mai voluto incontrare, se non quando la sua fine, era ormai imminente, in carcere, dopo la cattura.
Il viaggio nelle ‘memorie’ di Matteo Messina Denaro – come anticipato da La Repubblica – è raccontato dal giornalista Lirio Abbate, già direttore de L’Espresso ed editorialista di Repubblica, in un libro che esce il 21 gennaio per Rizzoli che scandaglia gli anni dal 2003 al 2016 della vita del capomafia, dove ha raccolto i suoi pensieri intimi, spesso con riferimento ai suoi rapporti con le donne, corredandoli anche di sue fotografie.
Come gli scatti che lo ritraggono nel 2006 davanti all’Arena di Verona in un articolo pubblicato dal quotidiano nel quale lo stesso Abbate illustra il contenuto del suo ultimo lavoro, ‘I Diari del boss. Parole, segreti e omissioni di Matteo Messina Denaro’. Scatti inediti quelli a Verona del 20 maggio 2006: il boss in vacanza veste abiti di marca, scarpe griffate. Porta una fede al dito della mano sinistra.
E’ lo stesso autore a segnalare il tono manipolatorio di queste ‘memorie’ destinate alla figlia che per 27 anni si è sempre rifiutata di incontrare il padre ‘padrino’ e narcisista.