Influenza, i consigli degli esperti per l’uso corretto dei farmaci
Mezza Italia è a letto con l’influenza. La diffusione del virus influenzale è prossimo al picco, che secondo l’Istituto Superiore di Sanità sarà tra metà e fine gennaio.
In questa situazione, sono fondamentali alcune misure precauzionali e scelte appropriate nelle terapie farmacologiche, da eseguire sempre sotto stretto controllo medico.
Questi sono i messaggi lanciati dalla Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG.
“Questa situazione diversa dal passato ci permette ancora di agire informando tutti gli utenti sul corretto ed appropriato uso dei farmaci per contrastare i sintomi associati a queste malattie infettive stagionali nonché sulle principali misure di prevenzione”.
“Occorre ricordare a tutti le misure più efficaci per contrastare la diffusione dell’epidemia – ricorda Stefano Celotto, direttivo nazionale SIMG – In primo luogo, si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale, che risulta ancora disponibile presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta e che trova ancora utilità se eseguita quanto prima. In presenza di sintomi influenzali, è fondamentale mantenere il distanziamento sociale ed utilizzare le mascherine, in particolare nei luoghi affollati ed in presenza di soggetti fragili anche a casa, oltre a seguire le buone e comuni norme igieniche. Si raccomanda, inoltre, un’alimentazione corretta ed equilibrata e una buona idratazione”.
“I sintomi principali delle sindromi influenzali includono riniti (raffreddore), mal di testa, dolori articolari, tosse, mal di gola e febbre. I sintomi possono durare pochi giorni, ma sovente persistono anche più a lungo (con una mediana di 18 giorni per tosse e rinorrea), cosa che è comunque autolimitante e generalmente non deve spaventare. È importante ricordare – evidenzia Luca Maschietto, Segretario SIMG Friuli-Venezia Giulia – che una temperatura corporea elevata non è necessariamente un indicatore di gravità della patologia, ma piuttosto di una valida risposta dell’organismo all’infezione. La persistenza di temperature elevate per numerosi giorni oppure una mancata risposta ai comuni antipiretici richiede sempre una valutazione clinica”.
FARMACI UTILI
“In presenza di sintomi influenzali, la raccomandazione è di assumere terapie che intervengano sui sintomi – sottolinea Ignazio Grattagliano, Vicepresidente SIMG – Il paracetamolo è senza dubbio il più efficace analgesico e antipiretico a nostra disposizione, anche perché praticamente scevro da importanti effetti collaterali se usato alle dosi consigliate. Gli antinfiammatori non steroidei con indicazione al trattamento delle infiammazioni delle alte vie aeree (ketoprofene sale di lisina, flurbiprofene, ibuprofene a basso dosaggio, aspirina e altri) devono essere consigliati tenendo conto del profilo di rischio cardiovascolare, renale e gastrico del paziente, prestando attenzione alla corretta informazione in caso di automedicazione con “formulazioni da banco”.
Questa categoria di farmaci può comunque essere utile anche in forma topica (spray orali, collutori) se c’è un’importante infiammazione del cavo orale.
FARMACI ANTITUSSIVI
Altri farmaci utili sono gli antitussivi (facendo attenzione all’azione sedativa di alcuni di essi), in particolare se vi è tosse stizzosa che disturba attività quotidiane e sonno notturno, e i decongestionanti nasali in caso di rinorrea importante.
I cortisonici, in generale, devono essere evitati poiché possono ridurre le difese immunitarie ed aumentano il rischio di complicanze.
L’uso di antibiotici, invece, è assolutamente da evitare in caso di infezioni virali; la necessità di una loro assunzione deve seguire sempre una valutazione medica, mantenendo la prescrizione riservata ai soli casi necessari.
“Un’attenzione particolare deve essere riservata ai pazienti fragili e grandi anziani, i quali sono più suscettibili a un peggioramento del quadro clinico in caso di infezione virale – aggiunge Ignazio Grattagliano – È utile, in questi casi, la ricerca tramite tampone del virus SARS-CoV-2, per il quale è attualmente disponibile e raccomandato l’uso tempestivo di un farmaco antivirale che ha dimostrato di ridurre complicanze, ricoveri e mortalità”.
(Dire)