Marano. Bimbo di 10 mesi va in arresto cardiaco: salvato dal 118
Bimbo di 10 mesi in arresto cardiaco salvato dai sanitari del 118 a Marano (Napoli). A raccontare la vicenda, a lieto fine, è l’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’.
Il piccolo, dopo l’immediato soccorso dell’ambulanza, è stato portato al Santobono dove i medici l’hanno stabilizzato prima di disporne il trasferimento d’urgenza al Monaldi.
IL RACCONTO
Erano le 11 del mattino quando alla centrale operativa del 118 della Asl Napoli 2 Nord è arrivata una telefonata carica di disperazione e paura. Dall’altra parte della linea, una mamma implorava aiuto: “Aiuto, il mio bambino è incosciente!”. Le parole, piene di angoscia, hanno immediatamente allertato il personale della centrale che ha attivato la squadra d’emergenza più vicina.
L’ambulanza Qualiano 01 si è precipitata sul posto, a Marano, arrivando in soli 8 minuti. Ogni secondo contava e l’equipaggio, composto da personale altamente formato, si è trovato davanti a una situazione critica: un bambino di soli 10 mesi in arresto cardiaco.
I PRIMI SOCCORSI
Senza esitazioni, sono iniziate le procedure di rianimazione pediatrica (PBLSD), tecniche salvavita specifiche per i più piccoli. La prontezza e la professionalità del team hanno fatto la differenza: il piccolo ha ripreso sia il battito cardiaco sia il respiro autonomo.
Una volta stabilizzato, il neonato è stato trasportato con urgenza al Santobono di Napoli, uno degli ospedali pediatrici più rinomati del Sud Italia. Qui, i rianimatori hanno lavorato per stabilizzarlo ulteriormente, dimostrando ancora una volta l’eccellenza del sistema sanitario campano.
IL TRASFERIMENTO AL ‘MONALDI’
Data la delicatezza del caso, è stato deciso il trasferimento al Monaldi, struttura di riferimento per le patologie cardiache, dove il piccolo riceverà cure specifiche.
La storia, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia, si è invece conclusa con una nota di speranza grazie alla rapidità d’intervento del 118 e alla sinergia tra le strutture sanitarie. La mamma del bimbo, ancora visibilmente scossa, ha espresso la sua gratitudine verso l’intero personale coinvolto, definendoli “angeli custodi”.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una formazione continua per il personale sanitario e di un sistema d’emergenza rapido ed efficiente. Ogni minuto può salvare una vita, e ieri, a Napoli, il tempo è stato il migliore alleato di un piccolo guerriero.