Napoli. Muscarà: “De Luca ‘blinda’ la macchina amministrativa”
“In vista della fine della Legislatura, De Luca sembra vole blindare l’intera macchina amministrativa regionale, come sembra dimostrare la recente nomina del direttore amministrativo dell’Arpac che presenta alcune ombre e per questo motivo richiedo l’accesso agli atti”.
È quanto afferma la consigliera regionale indipendente, Maria Muscarà.
“Cosi come già sta approntando le nomine dei Direttori Sanitari e degli incarichi dirigenziali Inoltre, nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, c’è una consigliera ormai deluchiana che vorrebbe coprire i posti dirigenziali disponibili attingendo alle graduatorie della Giunta regionale nelle quali, guarda caso, risultano idonei ed in ‘pole position’ per un’eventuale assunzione, candidati che appaiono vicini al Presidente della Regione e a consiglieri a lui vicini e legati anche ad una sorte di scambio con ciò che è accaduto sull’attribuzione delle mance ,pari a 12 milioni di euro, attraverso emendamenti e ‘pizzini’ e che ha visto protagonista la Commissione Bilancio”.
“I sindacati hanno già fermamente bocciato la proposta condotta dalla consigliera deluchiana ma ella sembra voler a tutti i costi portare a termine l’operazione calpestando i dipendenti interni, le leggi nazionali e regionali di riferimento che prevedono la indizione di concorsi pubblici in piena autonomia , la stessa autonomia del Consiglio regionale il cui personale, è opportuno ricordarlo, è inquadrato, sulla base dell’art. 67 dello Statuto, in un ruolo distinto rispetto a quello della Giunta, proprio a rimarcare l’autonomia e la specificità dell’assemblea legislativa campana”, sottolinea Muscarà.
“Inoltre, ancora una volta, non si avviano le legittime procedure per le selezioni riservate al personale interno avente i requisiti per la copertura dei posti dirigenziali, ma si protraggono i comandi dirigenziali presso le strutture amministrative e gli incarichi dirigenziali ad interim, con possibili profili di danno erariale”, aggiunge Muscarà.
