Ordinanza shock del sindaco: “Vietato ammalarsi”
I cittadini non possono contare, a causa delle carenze del servizio sul territorio, su un’assistenza sanitaria adeguata ed il sindaco emette un’ordinanza con cui “vieta” di ammalarsi. Accade, secondo quanto riporta la stampa locale, a Belcastro, un centro di poco più di mille abitanti della provincia di Catanzaro.
La provocatoria iniziativa del primo cittadino, Antonio Torchia, è motivata, in particolare, secondo quanto è spiegato nella stessa ordinanza, dal fatto che l’apertura della postazione di guardia medica nel paese é garantita a singhiozzo, sulla base della disponibilità del personale sanitario, “con gli effetti deleteri” che ne derivano per i cittadini, considerato anche che il 50% della popolazione è costituito da persone anziane.
Alla base dell’iniziativa presa dal sindaco Torchia c’é anche il fatto che il pronto soccorso più vicino a Belcastro è nell’ospedale di Catanzaro, e cioè a 45 chilometri di distanza dal paese.
Da qui, dunque, la decisione del sindaco di “ordinare ai cittadini di evitare di contrarre qualsiasi malattia che necessiti di un intervento medico, soprattutto d’urgenza, e di stare il più possibile a riposo”.
In paese arriva medico di base ma per i Nas ‘non ha i requisiti’
Insediato come medico di base, incaricato provvisorio di assistenza primaria, a seguito di concorso dell’Ats Milano Città Metropolitana, è stato bloccato dai Nas dei carabinieri al suo primo giorno di lavoro dopo aver preso servizio nell’ambulatorio comunale a Vizzolo Predabissi, nel Milanese.
Alla sindaca Luisa Salvatori è stato spiegato che il blocco dell’attività sarebbe stato disposto “per mancanza di requisiti mentre sarebbero in corso ulteriori accertamenti”.
Durante il suo primo giorno di lavoro, dopo aver preso possesso dell’ambulatorio, l’uomo ha visitato alcuni pazienti che lo avevano scelto a seguito del pensionamento del loro medico di base. Dopo l’intervento dei Nas risulta che al giovane sia stato bloccato anche l’accesso al Sis oltre che ritirati i ricettari. Interpellata dalla sindaca, l’Asst di Melegnano e della Martesana ha risposto che i titoli presentati dal giovane per ottenere l’incarico erano stati autocertificati come da procedura vigente.
Per non lasciare senza assistenza tutti i pazienti che si sarebbero dovuti rivolgere al nuovo medico, il dipartimento di Cure primarie della stessa Asst attiverà, già dalla prossima settimana, un ambulatorio medico temporaneo “in attesa – come si specifica – di individuare un sostituto del titolare”.