Picchia la compagna perché c’è poco da mangiare
Picchia la compagna 37enne al culmine di una lite nella quale l’uomo imputava alla donna la mancanza di generi alimentari in casa.
A finire in manette, un uomo di 34 anni di Gravellona Toce – nel Verbano-Cusio-Ossola – arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Ora si trova in carcere a Verbania in attesa dell’udienza di convalida.
Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe picchiato la compagna 37enne al culmine di una lite nella quale l’uomo imputava alla donna la mancanza di generi alimentari in casa.
Ad allertare le forze dell’ordine sono stati i vicini.
L’uomo ha poi dato in escandescenze nella stazione dei carabinieri di Gravellona: dopo aver rovesciato un tavolino, ha provato a raggiunge l’ufficio dove la compagna stava fornendo ai militari la propria versione dei fatti, minacciandola di morte se avesse sporto denuncia.
Si tratta del secondo caso di violenza di genere in poche ore avvenuto nel Vco dopo quello del 39enne arrestato con l’accusa di avere minacciato la moglie che si trovava al lavoro in una struttura sanitaria privata. In entrambi i casi, per le vittime è stato attivato il codice rosso.
Minacce e botte alla compagna, arrestato un 39enne
Ha minacciato, insultato e maltrattato per mesi la compagna facendola vivere costantemente in un clima di ansia e paura.
Un uomo di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti nei confronti della compagnia, una donna di 42 anni.
I carabinieri ieri sera sono intervenuti a San Giovani Suergiu perché chiamati dalla vittima.
Il compagno la stava minacciando dopo una violenta lite. La donna, già a ottobre, aveva presentato la situazione segnalando – spiegano i militari – “un clima di violenza psicologica e fisica, fatto di insulti, minacce e danneggiamenti, che avevano minato profondamente la sua serenità e la percezione di sicurezza personale”.
Vista la lita appena avvenuta e i precedenti per il 39enne sono scattate le manette. Adesso si trova in carcere a Uta.