Riparte la protesta dei trattori: presidi anche nel Casertano
Ripartita nel Casertano, con presidi con i trattori ai caselli autostradali dell’A1 di Capua e Santa Maria Capua Vetere oltre che allo stadio di Casal di Principe, e un corteo partito dal comune di San Tammaro, la mobilitazione unitaria di agricoltori, allevatori, pescatori e trasformatori artigianali, riuniti sotto lo slogan “Stato di Crisi. Ora!”.
Si tratta di una mobilitazione organizzata a livello nazionale dal Coordinamento unitario agricoltori e pescatori italiani, cui nel Casertano ha aderito il Comitato Altragricoltura – Confederazione per la sovranità alimentare, che già da tre anni protesta nel Casertano contro “la mattanza delle bufale”, con richieste di cambiare radicalmente la politica sulla lotta a brucellosi e tbc bufaline, che hanno prodotto la nomina di un commissario nazionale per l’eradicazione di tali malattie.
Al momento non si segnalano disagi per automobilisti o altri cittadini, visto che i manifestanti, che sono ai presidi con i trattori, stanno distribuendo volantini per spiegare i motivi della protesta, al fine anche di ottenere la solidarietà delle altre persone, un po’ come avvenuto un anno fa, quando pure manifestarono sul territorio distribuendo anche frutta e verdura agli automobilisti.
La mobilitazione si accenderà nei prossimi giorni con altre iniziative di protesta già programmate.
“Servono interventi immediati – affermano gli organizzatori – perché le piccole e medie aziende agricole e l’intera filiera lattiero-casearia stanno morendo, in quanto nonostante le eccellenze prodotte vengono pagate troppo poco dalla grande distribuzione, e pagano dunque il peso della concorrenza sleale, dei debiti e delle emergenze ambientali”.
I manifestanti si battono anche per il giusto prezzo del latte e le tracciabilità della mozzarella di bufala.