Rosalia Lombardo: la ‘Bella Addormentata’ di Palermo

Nel cuore della Sicilia, tra le intricate strade di Palermo, si trova uno dei luoghi più affascinanti e inquietanti del mondo: le Catacombe dei Cappuccini. Questo labirinto di corridoi sotterranei ospita migliaia di corpi mummificati, ma nessuno cattura l’immaginazione e il cuore dei visitatori come quello di Rosalia Lombardo, conosciuta come la “Bella Addormentata”.

Chi era Rosalia Lombardo?

Rosalia Lombardo nacque a Palermo il 13 dicembre 1918 e morì tragicamente il 6 dicembre 1920, a soli due anni, a causa di una grave forma di polmonite. La sua morte fu un colpo devastante per la famiglia, in particolare per il padre, che decise di preservare il corpo della figlia in un modo unico e straordinario.Rosalia Lombardo

Il segreto della mummificazione

Per garantire che Rosalia fosse ricordata nella sua bellezza infantile, il padre si rivolse ad Alfredo Salafia, un imbalsamatore e chimico di grande talento. Salafia utilizzò una tecnica di imbalsamazione innovativa per l’epoca, che prevedeva l’iniezione di un fluido composto da formalina, alcool, glicerina, acido salicilico e sali di zinco.

Questa combinazione permise di preservare il corpo in maniera incredibilmente naturale. Il risultato fu sorprendente: Rosalia sembra ancora dormire pacificamente, con le sue guance rosee e i suoi capelli dorati.

Le Catacombe dei Cappuccini

Rosalia riposa nelle Catacombe dei Cappuccini, un complesso unico nel suo genere che custodisce oltre 8.000 mummie.

Questo luogo, originariamente destinato ai frati cappuccini, divenne una sorta di cimitero per l’élite palermitana tra il XVII e il XIX secolo. Le mummie sono disposte lungo le pareti, spesso vestite con abiti dell’epoca, ma Rosalia occupa un posto speciale in una teca di vetro, protetta da condizioni climatiche controllate per preservarne l’integrità.

Il mistero degli occhi

Uno degli aspetti più enigmatici di Rosalia Lombardo è il fenomeno degli “occhi che si aprono”. I visitatori e i custodi delle Catacombe hanno riferito che gli occhi della bambina sembrano aprirsi e chiudersi leggermente nel corso della giornata, rivelando le sue iridi azzurre.

Sebbene questo fenomeno sia stato attribuito a un’illusione ottica causata dalla luce che filtra attraverso il vetro della teca, contribuisce al fascino e al mistero che circondano la piccola.

Rosalia Lombardo

L’eredità di Rosalia

Rosalia Lombardo non è solo un simbolo di amore e dolore paterno, ma rappresenta anche un capitolo importante nella storia della mummificazione. La tecnica di Alfredo Salafia rimase un segreto per decenni, fino a quando il suo diario non fu scoperto negli anni 2000, svelando la composizione chimica che ha reso possibile il miracolo conservativo.

Oggi, la “Bella Addormentata” continua ad attirare migliaia di visitatori ogni anno, che si recano a Palermo per ammirare la sua bellezza e riflettere sull’effimera natura della vita. Rosalia, con il suo volto sereno e immortale, ci ricorda che anche nella morte esiste una forma di eternità.

Redazione

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