Truffe finti carabinieri: boom di voci dei parenti generate con l’IA

Cresce l’allarme per le truffe ai danni degli anziani, spesso messe in atto da criminali che si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine utilizzando la voce dei parenti generate con l’intelligenza artificiale. Lo riporta il quotidiano Avvenire.

Uno schema ben preciso: contattano le vittime con pretesti urgenti, spesso legati a emergenze familiari o pericoli imminenti.

L’ultimo episodio si è verificato in Alto Adige, dove un falso maresciallo dei carabinieri ha tentato di raggirare tre donne, tra cui due ultraottantenni e una 66enne di Egna.

Con la scusa di collaborare a un’operazione di polizia, il truffatore ha chiesto generalità e fissato incontri per riscuotere denaro.

Le vittime, insospettite, hanno chiamato i veri carabinieri, che hanno sventato il tentativo. Un tipo di truffa segue uno schema ben preciso: i truffatori contattano le vittime con pretesti urgenti, spesso legati a emergenze familiari o pericoli imminenti.

EPISODI SIMILI IN TUTTA ITALIA

Casi analoghi si sono registrati in altre regioni.

A Oristano, un falso sottufficiale ha cercato di convincere un’anziana a pagare per la presunta liberazione del figlio, arrestato per un’immaginaria tragedia stradale. In quel caso, due uomini campani sono stati arrestati.

A Spinazzola, vicino a Barletta, un 28enne napoletano ha raggirato una donna, estorcendole 30mila euro in gioielli con la scusa di una cauzione per liberare il marito coinvolto in un falso incidente.

Anche a Bagni di Lucca una coppia è stata vittima di un tentativo di truffa: falsi funzionari di polizia hanno chiesto un bonifico di 12mila euro per smascherare un direttore di banca corrotto. Fortunatamente, i coniugi si sono rivolti ai carabinieri, che hanno bloccato l’operazione in tempo.

LA FINTA CHIAMATA AL 112

Tra gli stratagemmi più utilizzati dai truffatori c’è quello di convincere le vittime a contattare il numero di emergenza 112 per confermare l’identità dell’interlocutore.

Tuttavia, i criminali tengono la linea aperta e rispondono personalmente, rafforzando la loro messinscena. Oltre ai finti carabinieri, si segnalano anche falsi avvocati, che minacciano conseguenze legali per ottenere denaro. A Cernusco sul Naviglio, un 44enne è stato arrestato dopo aver convinto un 31enne a pagare 1.400 euro per evitare una falsa accusa di molestie.

BOOM DI TRUFFE ONLINE

Il fenomeno non si limita alle truffe faccia a faccia.

Secondo Avvenire, la Polizia postale ha registrato un aumento del 32% nei casi trattati nel 2024 rispetto all’anno precedente: 18.714 denunce, contro le 16.325 del 2023.

I danni economici sono cresciuti a 181 milioni di euro. Le segnalazioni al Commissariato online hanno superato quota 82mila, con molte riguardanti truffe digitali.

Negli Stati Uniti, una nuova frontiera delle truffe sfrutta l’intelligenza artificiale per replicare le voci di bambini. Come riportato dal distretto scolastico di Peekskill, criminali usano campioni audio prelevati dai social media per simulare rapimenti e chiedere riscatti.

Anche l’FBI ha lanciato un avvertimento sui pericoli delle voci generate dall’IA, capaci di imitare perfettamente un familiare in difficoltà. In Italia, casi simili non sono ancora stati segnalati, ma gli esperti invitano alla massima prudenza.

COSA FARE PER PREVENIRE

Per difendersi da queste truffe, è essenziale mantenere alta l’attenzione e diffidare di richieste di denaro, soprattutto se presentate con urgenza. In caso di dubbi, contattare immediatamente le forze dell’ordine tramite numeri ufficiali e non seguire indicazioni sospette fornite durante la chiamata. Segnalare tempestivamente qualsiasi tentativo di truffa può fare la differenza per fermare questi criminali e proteggere altre potenziali vittime.

(Dire)

Redazione

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