Festa, spumante e botti per i domiciliari: ritorna in carcere

Una grande festa in compagnia di parenti e amici per festeggiare il ritorno a casa dalla prigione, dove stava scontando una condanna a tre anni di reclusione per traffico di droga per conto di un clan, non per fine pena ma per aver ottenuto gli arresti domiciliari.

Le immagini dei festeggiamenti – avvenute nel Catanese – sono state condivise persino sui social network con un video che non è sfuggito alla visione degli agenti della Polizia di Stato.

I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno subito riconosciuto il festeggiato, un pregiudicato adranita di 29 anni.

Soltanto un’ora prima della festa, gli avevano applicato il braccialetto elettronico, come disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito della concessione della misura cautelare meno afflittiva rispetto al carcere, dove si trovava ristretto da tre anni per traffico di sostanze stupefacenti per conto di un’organizzazione mafiosa.

Nel video diffuso da una familiare, l’adranita, ancora con gli stessi indumenti indossati al momento dell’uscita dal carcere, sfoggia, in bella vista, proprio il braccialetto elettronico alla caviglia, mentre stappa una bottiglia di spumante tra gli applausi degli amici, molti dei quali risultati pregiudicati, per poi concedersi agli abbracci dei presenti e alle foto-ricordo, il tutto accompagnato pure dai fuochi pirotecnici.

Della condotta tenuta dal pregiudicato 29enne, in palese violazione delle prescrizioni a lui imposte, tra cui il divieto di frequentare persone diverse dai familiari conviventi, anche per mezzo di telefoni e strumenti informatici, i poliziotti hanno informato tempestivamente la Corte d’Appello di Catania che, sulla base delle risultanze investigative, ha disposto l’aggravamento della misura ed il ripristino della custodia cautelare in carcere, visto l’atteggiamento tenuto dall’uomo, ritenuto palesemente provocatorio e sintomatico dell’incapacità di resipiscenza.

Pertanto, gli agenti della squadra volanti del Commissariato di Adrano hanno rintracciato il 29enne nella sua abitazione per accompagnarlo negli uffici di Polizia e, dopo gli adempimenti di rito, condurlo presso la casa circondariale “Bicocca” di Catania.

Redazione

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