La Perla, 16 manifestazioni di interesse per rilevare l’azienda

Dal 24 gennaio a ieri, chiusura dei termini indicati nell’avviso, ai commissari straordinari di La Perla Manufacturing sono arrivate 16 manifestazioni di interesse da parte di altrettanti soggetti industriali e finanziari in risposta all’avviso di vendita unitaria degli asset del gruppo.

Lo rende noto il Mimit.

Alla luce dell’interesse riscontrato, soprattutto a ridosso della scadenza dei termini, i commissari hanno richiesto al ministero l’autorizzazione a prorogare i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse di un paio di settimane, per garantire la massima partecipazione alla procedura.

“Un grande successo e un passo decisivo verso la possibile rinascita di La Perla, storico simbolo del Made in Italy. Grazie a un lavoro di squadra senza precedenti, stiamo trasformando una crisi in un’opportunità di rilancio industriale, un segnale importante per tutto il comparto della moda”, ha commentato il ministro delle Imprese Adolfo Urso, commentando il dato delle sedici manifestazioni d’interesse raccolte dai commissari di La Perla Manufacturing nell’ambito del procedimento per arrivare alla vendita congiunta degli asset del gruppo.

Come spiegato un una nota del Mimit, l’avviso di vendita unitaria degli asset del Gruppo La Perla, che include il marchio e lo stabilimento produttivo, rappresenta un caso senza precedenti: per la prima volta, sotto la regia del Mimit, è stato possibile armonizzare diverse procedure concorsuali – alcune a scopo liquidatorio, di cui una nel Regno Unito, e una italiana finalizzata a individuare una soluzione industriale – con l’obiettivo di garantire una risposta industriale per il futuro del gruppo che valorizzi, al contempo, le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

LA STORIA

La Perla è un’azienda attiva nella moda di lusso, fondata nel 1954 a Bologna dalla sarta Ada Masotti.

Storicamente un marchio di lingerie, La Perla è in seguito entrata nei settori dei costumi da bagno, della biancheria da notte, del prêt-à-porter e accessori.

Masotti, esperta nell’arte della corsetteria, ha contribuito a ridefinire la lingerie come accessorio di moda.

IL DECLINO

Nel febbraio 2018 la società è venduta a una società olandese con sede a Londra, Sapinda Holding (nel maggio 2019 prende il nome di Tennor), di proprietà di un finanziere tedesco, Lars Windhorst, un investitore con la fama di scommettere su aziende dal futuro incerto con in portafoglio miniere di carbone in Sudafrica e piantagioni in Africa.

Nel luglio 2019 Tennor, dopo essere intervenuto in febbraio per salvare dal fallimento i cantieri navali di Flensuburg, sulla costa del Baltico, ed avere in giugno comprato per 125 milioni il 37,5% della Herta Berlino, una squadra di calcio della Bundesliga, entra con una quota di minoranza pagata una quarantina di milioni nel marchio di moda Ralph&Russo, fondato a Londra nel 2010 mentre a Bologna sono annunciati licenziamenti.

Redazione

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