Lusciano. Caduta Mariniello: parlano Conte, Abate, Ciocio e Tamburrino
“Abbiamo aspettato qualche giorno perché indubbiamente la caduta di un’amministrazione comunale in quel di Lusciano, dopo soli 19 mesi è stata una scelta traumatica, dolorosa ma inevitabile”.
Sulla caduta della Amministrazione Mariniello, parlano – tramite nota stampa – l’ex Vicesindaco Conte, l’ex Assessore Luigi Abate, gli ex consiglieri comunali Filippo Ciocio e Luigi Tamburrino.
“In questi ultimi mesi l’amministrazione ha subito diversi scossoni, già in autunno i consiglieri Augusto Abategiovanni e Rosario Massa hanno iniziato a ricattare il sindaco con un documento mai protocollato in cui minacciavano la dichiarazione di indipendenza se il sindaco non avesse obbedito alle loro richieste, vicenda che portò alle prime dimissioni del Mariniello”.
CAOS IN MAGGIORANZA
“In data 4 febbraio 2025 con protocollo n. 2626 (che si allega, ndr | clicca qui) l’ex presidente Abategiovanni insieme agli ex consiglieri Massa e Luisa Mottola si sono dichiarati indipendenti ufficialmente lamentandosi dell’Amministrazione e del Sindaco Mariniello. Da quel momento si è aperta una crisi numerica oltre che politica e l’ex sindaco ha pensato bene di non procedere ad una verifica di maggioranza, neppure a convocare riunioni di maggioranza, ma solo a fare incontri segreti”.
“Non è mai stato chiarito come il presidente del Consiglio in carica potesse dichiararsi indipendente senza prima dimettersi. I tre, in queste settimane, hanno fatto richieste di ogni tipo tra cui decidere nuovi incarichi in giunta ed espulsioni di consiglieri dalla maggioranza. In più incontri privati i tre consiglieri comunicavano di essere d’accordo con lo stesso sindaco in una clamorosa strategia, il sindaco come sempre non confermava e non smentiva”.
ATTACCHI SU PIÙ FRONTI
“In questi ultimi mesi ci sono stati continui attacchi da parte di stampa online, profili fake ed alcuni politici del territorio riguardo al settore lavori pubblici, facendo credere chissà quali abusi ed anomalie fossero state fatte a Lusciano. Sono arrivate tante denunce e segnalazioni ad organi superiori con il solo scopo di bloccare i lavori e bloccare l’intero comune”.
“E’ evidente che lavori appaltati e resi esecutivi dal precedente assessore ai lavori pubblici sono stati poi boicottati e bloccati solo allo scopo di mettere in cattiva luce la vicesindaco Conte. Il paradosso è che molti attacchi sono arrivati dal gruppo politico a cui fa capo il precedente assessore ai lavori pubblici, che criticava sui giornali, ma poi cercava in ogni modo di rientrare in giunta con molti assessorati, in accordo sottobanco con lo stesso sindaco”.
“L’azione coordinata dei consiglieri indipendenti e dei loro sostenitori politici, con l’appoggio del sindaco, ha prodotto nella casa comunale un fuggi fuggi generale dei dipendenti e dei tecnici. Più che amministrare si è pensato solo agli inciuci, ai ricatti, alle minacce”.
“Il nostro impegno in politica serve a realizzare, non a scaldare la sedia. Era nostra intenzione proseguire per portare avanti importanti progetti per il territorio, sui quali abbiamo lavorato mesi e per i quali sono già arrivati i fondi e sono state iniziate le procedure, ma in ogni occasione ci sono stati blocchi e rallentamenti da parte degli stessi membri della maggioranza, poi dichiaratisi indipendenti, anche perché gli uffici avevano il terrore di produrre atti, visto che si trovavano attaccati anche loro”.
MARINIELLO MUTO
“In nessuna occasione l’ex Sindaco Mariniello ha ritenuto di prendere posizioni chiare e limpide a difesa di amministratori, dipendenti e procedure amministrative in corso. Questo modo di agire ha portato la casa comunale ad una paralisi totale”.
“L’episodio avvenuto in giunta pochi giorni fa con la comandante della polizia municipale, inventato da ‘voci di marciapiede’, non ha portato il sindaco ad una forte smentita a nome di tutta l’amministrazione, solo per poter scaricare altro fango sulla vicesindaco ed isolarla. Per ‘senso di responsabilità’, nonostante gli importanti incarichi ricoperti, questa amministrazione doveva terminare poiché non stava facendo il bene del territorio”.
“Negli ultimi giorni, per assecondare i personaggi che facevano continue richieste, il sindaco stava preparando l’ennesimo rimpasto di giunta, con scelte paradossali e pericolose per salute pubblica. Ci siamo resi conto che era impossibile proseguire con questo Sindaco, poiché era sotto ricatto e non aveva l’autonomia per portare avanti nulla, visti i tanti impegni presi a nostra insaputa in campagna elettorale”.
“Siamo stati traditi noi e tutti i Luscianesi. La nostra scelta ha liberato Lusciano ma anche lo stesso sindaco dal peso del suo immobilismo e dalle sue incertezze”.