Dispositivi spia nell’auto della moglie: 50enne a processo
Dispositivi installati nell’auto della moglie per monitorarla, P.R. 59enne di San Tammaro a processo. Contro di lui si è costituita parte civile la donna, una 47enne di San Tammaro, rappresentata dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo.
L’uomo, difeso dall’avvocato Nando Trasacco, risponde del reato di detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche che vennero installate a bordo dell’auto della donna e che furono oggetto del continuo monitoraggio da parte del marito.
Pesante il capo d’imputazione a carico del 59enne: egli risponde del reato di detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche che vennero installate a bordo dell’autovettura della moglie e che furono oggetto del continuo monitoraggio che ella ebbe a subire ad opera del suo ex marito.
Il processo è nato a seguito della denunzia – querela sporta dalla sig.ra N.N. che, all’epoca dei fatti, era legata all’imputato con il quale era sposato e con cui ha avuto due figli.
Nell’udienza di qualche giorno fa a dibattimento è stata sentita la persona offesa che ha ricostruito con dovizia di particolari lo stato di vessazione in cui versava all’epoca del suo matrimonio con l’imputato nonché è stato sentito l’ufficiale di polizia giudiziaria maresciallo dei carabinieri Alessandro Salzillo del Comando Stazione di Santa Maria Capua Vetere che ha riferito sulle indagini a suo tempo compiute su delega del Pubblico Ministero della Città del Foro e sui sequestri dei dispositivi abusivi che erano stati installati dall’imputato sull’auto della ex moglie, persona offesa dal reato nel processo.