Scoperto un nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo

Un nuovo coronavirus dei pipistrelli in grado di legarsi ai recettori umani. È la scoperta fatta dalla virologa Shi Zhengli, nota come “batwoman” per i suoi studi sui virus dei chirotteri, insieme a un team di ricercatori dell’Accademia delle Scienze di Guangzhou, dell’Università di Wuhan e dell’Istituto di Virologia di Wuhan.

Il virus, denominato HKU5, appartiene al sottogenere dei merbecovirus, la stessa famiglia del MERS-CoV, responsabile della Sindrome respiratoria mediorientale (MERS).

È stato individuato per la prima volta in un pipistrello giapponese a Hong Kong e, secondo gli scienziati, potrebbe essere in grado di compiere il salto di specie, infettando l’uomo.

IL RISCHIO TRASMISSIONE ALL’ESSERE UMANO

Il rischio di trasmissione all’essere umano è al centro della ricerca pubblicata sulla rivista Cell, dove gli studiosi segnalano che il virus può interagire con il recettore ACE2 umano, lo stesso utilizzato dal SARS-CoV-2, responsabile del Covid.

Secondo gli scienziati, il lignaggio 2 di HKU5-CoV si sarebbe adattato meglio al recettore umano rispetto alla sua versione precedente, ampliando il suo potenziale infettivo e la possibilità di trasmissione interspecie. Tuttavia, lo studio precisa che la sua efficienza nel legarsi alle cellule umane è inferiore rispetto a quella del Covid, riducendo il rischio immediato di una nuova pandemia.

PIPISTRELLI INCUBATORI IDEALI DEL CORONAVIRUS

I pipistrelli sono da tempo considerati incubatori ideali per diversi tipi di coronavirus. Studi precedenti, come quello condotto dall’Istituto Pasteur di Parigi e del Laos, hanno identificato virus simili al SARS-CoV-2 in chirotteri delle caverne laotiane, capaci di infettare cellule umane grazie a una struttura della proteina Spike molto simile a quella del Covid.

Anche in Europa sono stati individuati coronavirus della stessa famiglia: nel 2023, un team di scienziati britannici ha rilevato nuovi agenti virali nei pipistrelli delle Isole Britanniche, sebbene con una capacità di infettare l’uomo giudicata molto limitata.

Nuovo coronavirus, Bassetti: “nuova pandemia sarà l’aviaria”

“Ho letto di questo nuovo presunto virus che avrebbe le stesse caratteristiche del Covid, ma lo hanno riportato solo testate laiche e non c’è alcun riferimento a testate scientifiche accreditate. Dopo quello che è successo durante la pandemia sono molto scettico rispetto alle informazioni che arrivano dalla Cina, soprattutto senza riscontri della comunità scientifica”.

Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il prof. Matteo Bassetti (infettivologo) parlando anche del nuovo virus cinese e delle modifiche al piano pandemico nazionale.

“Bisognerebbe evitare di allarmare così la popolazione senza prove concrete, non sappiamo che caratteristiche e capacità ha questo virus. Quello che mi preoccupa realmente oggi è il virus dell’aviaria che imperversa in America: sarà quella la nuova pandemia”.

Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il prof. Matteo Bassetti (infettivologo) intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ a proposito del nuovo virus cinese e delle modifiche al piano pandemico nazionale.

IL PIANO PANDEMICO

Bassetti si sofferma poi sulle novità del piano pandemico, affermando: “I nuovi documenti del piano pandemico parlano di lockdown solo per legge, mi chiedo se questo possa deciderlo la politica o debba deciderlo la scienza. Mi sembra ovvio che, in caso arrivi un nuovo virus come il Covid, debba essere la scienza e non la politica a stabilire le giuste misure di contenimento del virus. Le decisioni riguardanti un piano pandemico devono sempre essere tecniche, se dobbiamo decidere qualcosa in emergenza non possiamo chiedere al Parlamento”.

(Dire)

Redazione

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