Topo morto nella confezione degli spinaci congelati

Doveva essere un normale pranzo della domenica, ma per Maria Grazia si è trasformato in un’esperienza da incubo. Mentre preparava gli spinaci, ha scoperto un’orribile sorpresa: una testa di topo nella pentola.

L’episodio è avvenuto domenica scorsa a Pordenone. La donna aveva appena prelevato dal congelatore due confezioni di verdure surgelate—una di spinaci e una di erbette—e le aveva versate nell’acqua bollente.

Pochi minuti dopo, alzando il coperchio, ha notato un pezzo più scuro tra le foglie. In un primo momento ha pensato si trattasse di verdura alterata e ha deciso di rimuoverlo alla fine della cottura.

La macabra scoperta

Ma quando ha sollevato il pezzo sospetto, ha fatto la macabra scoperta: baffi, denti, una forma inconfondibile. Era la testa di un topo, recisa di netto. Sconvolta, ha immediatamente cambiato il menù e ha deciso di segnalare l’accaduto.testa topo morto spinaci

La denuncia al supermercato e ai Carabinieri

Il giorno successivo, Maria Grazia si è recata al supermercato dove aveva acquistato gli spinaci per informare il responsabile. «Ho mostrato le foto dell’animale e delle confezioni – racconta – e il responsabile ha annotato il numero di lotto, assicurando che avrebbe segnalato il problema».

Non convinta della risposta ricevuta, ha deciso di rivolgersi anche ai Carabinieri, che l’hanno invitata a contattare le autorità sanitarie.

Cercando di ottenere risposte dalla catena di supermercati, la donna si è imbattuta in un percorso tortuoso.

La mail di contatto le tornava indietro e il numero verde risultava difficile da raggiungere. Dopo diversi tentativi, è riuscita a parlare con un’operatrice di un call center all’estero, che le ha proposto la sostituzione gratuita delle confezioni senza necessità di scontrino.

Ma per Maria Grazia il problema era ben più serio: «Io ho trovato la testa, ma dov’è il resto del topo? Potrebbe essere finito in un’altra confezione».

Segnalazione all’Autorità sanitaria

Determinata a far luce sull’accaduto, la donna ha segnalato il caso anche all’Asfo, l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, che si occupa dell’igiene alimentare. «Ho inviato mail e foto – spiega – e mi è stato detto che potrebbe intervenire il Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri (NAS)».

In attesa di riscontri ufficiali, Maria Grazia continua a conservare il “corpo del reato” nel suo congelatore: «Eh sì, ho una testa di topo nel freezer». Una certezza però l’ha già maturata: per un bel po’, niente più spinaci.

Redazione

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